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Francia scioperi contro Macron: al 41° giorno la fine delle agitazioni è ancora lontana

(ANSA/AP Photo/Michel Euler)

PARIGI – Nessuna tregua nello sciopero dei trasporti in Francia, anche se si nota un’attenuazione delle partecipazioni, al 41° giorno. Ma nessuno rischia una previsione sul termine del conflitto. Questo rileva Jean Yves Guerin (Grève des transports: la fin du conflit se fait attendre) su Le Figaro Economie del 13 gennaio.

Qualche esperto prevede che il traffico dovrebbe tornare quasi normale alla fine della settimana, anche se resteranno isole intransigenti che provocheranno disagi nei trasporti nazionali e locali. Lunedì 13 gennaio rilevati solo un 4,3% di scioperanti alla SNCF, il 22,5% fra i macchinisti, vale a dire il più basso tasso d’astensione a partire dal 5 dicembre.

Nonostante questo ci saranno difficoltà nelle linee RATP della città di Parigi; tutte le linee del metro saranno aperte, ma funzioneranno spesso a singhiozzo, mentre il traffico ferroviario, annuncia la SNCF, prevede 8 TGV su 10 in circolazione e 3 su 4 dei TER, treni regionali. Sono previsti 7 Transilien (RER SNCF e treni locali in banlieue) su 10, 1 Intercity su 2, e un traffico internazionale «poco perturbato».

L’ex deputato PS, specialista di questioni dei trasporti, Gilles Savary, riferisce Le Figaro, non crede a un ritorno rapido alla normalità nei trasporti parigini, visto che fra i dipendenti della SNCF e della RATP il problema maggiore non è quello della soppressione dell’età pivot, ma quello dell’eliminazione dei regimi speciali di pensionamento, il fine ultimo del governo e di Macron.

Tant’è vero che il sindacato CFDT-Cheminots, trasporti locali, chiama i suoi affiliati allo sciopero anche nella giornata di oggi, quando è previsto l’incontro con la direzione della SNCF per negoziare le compensazioni legate all’abolizione del regime speciale. Quanto ai sindacati più intransigenti (CGT et Sud), che hanno molti adepti fra macchinisti e autisti, mirano ancora e soltanto al ritiro del progetto di riforma governativo.

Elisabeth Borne, ministro della Transition écologique et solidaire, ha annunciato su Franceinfo che il costo dello sciopero alla sola SNCF è rilevante, sull’ordine di «20 milioni di euro al giorno». E siamo già al 41° giorno di sciopero… L’intransigenza di Macron da un lato e dei sindacati dall’altro costa cara ai francesi.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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