Whirlpool: tensioni fra i lavoratori a rischio licenziamento per chiusura sede Napoli

ROMA – Tensioni sotto al Mise al termine del tavolo su Whirlpool. «Whirlpool ha dato il suo consenso a proseguire la produzione nel sito di Napoli fino al 31 ottobre». Al termine di una trattativa in salita al tavolo del ministero dello Sviluppo economico, il gruppo ha acconsentito a mantenere la produzione a Napoli fino al 31 ottobre. Lo ha comunicato il Ministro Stefano Patuanelli secondo quanto riferiscono i sindacati.
Addio, però, solo rimandato con la soluzione ancora lontanissima. In un primo momento, l’azienda aveva addirittura confermato lo stop della produzione delle lavatrici nel sito di Napoli dal 31 marzo. Una decisione definita da Patuanelli inaccettabile, con i sindacati – Fim, Fiom, Uilm e Ugl – immediatamente sul piede di guerra. Poi è arrivata la mediazione sulla data del 31 ottobre, garantendo a Invitalia 7 mesi in più di tempo per trovare un nuovo soggetto pronto a subentrare a Whirpool. La multinazionale americana ha comunque ribadito che il sito di Napoli perde 20 milioni all’anno e non è più sostenibile.
«Alcuni lavoratori esasperati dalla situazione della vertenza Whirlpool, in cui l’azienda dichiara la chiusura del sito di Napoli, hanno aggredito i sindacalisti in trattativa. Stigmatizziamo ogni forma di aggressione che va oltre il confronto anche duro. Il sindacato dei metalmeccanici decide e agisce sempre e comunque insieme ai lavoratori. Domani saremo all’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori della Whirlpool di Napoli». Lo dichiarano in una nota la Fiom-Cgil nazionale e la Fiom-Cgil Napoli.
