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Virus cinese: ragazzo italiano rimasto a Wuhan non è contagiato. Turismo: perdite del 30%

ROMA – Il diciassettenne italiano rimasto a Wuhan non ha il coronavirus. Lo confermano fonti della Farnesina. Il giovane, che non era potuto partire perché con la febbre, era stato sottoposto al test per verificare l’eventuale contagio.

Intanto il virus cinese sta contagiando l’economia, soprattutto il turismo. A sostenerlo in una nota è Marco Misischia, il presidente di Cna Turismo Roma: «Le disdette delle prenotazioni dei turisti cinesi, a cui si sommano anche quelle dei viaggiatori provenienti paesi del Sud est asiatico e dai paesi adiacenti alla Cina, porteranno perdite significative per il settore ricettivo romano, stimate intorno al 30% del fatturato. Questo è vero soprattutto se si pensa che il
periodo che va da fine dicembre a febbraio è particolarmente interessato dalla massiccia presenza dei turisti cinesi nel nostro Paese, a Roma in particolare, complici la coincidenza con il Capodanno cinese e il periodo di ferie ad esso connesso, raggiungendo oltre il 25% delle presenze di visitatori totali».

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