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Virus cinese: aeroporti di Firenze e Pisa misurano la febbre ai passeggeri
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FIRENZE – E’ partito oggi, 5 febbraio, alle 14, negli aeroporti Galileo Galilei di Pisa e Amerigo Vespucci di Peretola, il monitoraggio della temperatura corporea di tutti i viaggiatori in arrivo da voli internazionali. Si tratta di una direttiva della Protezione civile nazionale, alla cui applicazione è preposto l’Usmaf (Ufficio sanitario marittimo aereo e di frontiera). In Toscana sono i volontari della Misericordia a svolgere questo compito: per ora soltanto a Pisa e Peretola, in attesa di mettere presto a regime anche l’aeroporto di Grosseto e il porto di Livorno.
Secondo la procedura concordata tra Ministero della salute e Protezione civile (inviata ora con una circolare a tutte le Regioni), ai viaggiatori verrà misurata la temperatura con un termometro laser e verrà sottoposto un quesito anamnestico: provenienza, sintomatologia. Se hanno temperatura superiore a 37,5 gradi, provengono da zone a rischio e rientrano nei casi sospetti previsti dalle linee guida del Ministero della salute (recepite dal protocollo regionale), dovrà essere subito attivato il 118 e i viaggiatori trasportati nell’ospedale di riferimento. Sono ospedali di riferimento tutti quelli in cui è presente un reparto di malattie infettive.
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