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Fiorentina: pari in dieci col Milan (1-1), ma Vlahovic si mangia il gol-partita. Pagelle (Foto)

Pulgar esulta con la linguaccia dopo il gol su rigore. Aveva segnato anche all’andata a Milano (Foto Violachannel)

FIRENZE – In dieci, la Fiorentina potrebbe battere il Milan. Va sotto per un clamoroso errore commesso in tandem da Caceres e Pezzella, pareggia su rigore di Pulgar per un fallo netto di Romagnoli su Cutrone. Ma sprecano, i viola, almeno tre palle gol nel finale: una con Cutrone e due con Vlahovic. Aggiungiamo un’altra ottima occasione, avuta e sprecata da Duncan nel finale del primo tempo. Ma sono quelle dell’ultimo scorcio di partita, con la Fiorentina in dieci per l’espulsione di Dalbert, che restano davvero indigeste. Perchè, nonostante la robustezza del Milan e l’oggettiva pericolosità di Ibrahimovic (che ha segnato nel primo tempo, ma toccando il pallone con il braccio e quindi gol annullato dall’arbitro andato al Var), la squadra ha saputo tenere molto bene. Bravio Iachini nel tessere una prudente tela nel primo tempo e addirittura bravissimo nella ripresa, dopo l’uscita di Dalbert, a inventarsi un 3-4-2 con Chiesa arretrato e Cutrone al posto di Castrovilli, che ha irretito il Milan, costringendolo a difendersi nonostante la superiorità numerica. Dovrei dire brava Fiorentina, ma mi trattengo di fronte a quegli erroracci che hanno condizionato la partita: quello della difesa, di Caceres che appoggia a Pezzella immobile e con Rebic che approfitta per agganciare il pallone e metterlo dentro. E quei tiri fuori Duncan, Cutrone e, soprattutto, due di Vlahovic. Uno in pieno recupero che avrebbe dato il kappaò al Milan. Intendiamoci, il punto è buonissimo, ma siccome la partita è fatta di episodi, dico che la vittoria ci poteva stare. Chi ho visto bene? Pulgar eccellente a metà campo e preciso sul rigore, anche se Begovic era riuscito a toccare il pallone; Chiesa buon lottatore, Dalbert bravo fino all’espulsione (ha falciato Ibra fuori area, lanciato a rete, rosso diretto). Benino Duncan, magari un po’ lento e impreciso al tiro. Bene, come al solito, Dragowski.  A Vlahovic, che pure ha lottato, non posso dare la sufficienza per gli errori sotto porta. Penna rossa anche per Caceres e Pezzella, tempestivi per quasi tutta la partita, ma dormienti totalmente sul gol di Rebic, l’ex che ha voluto violare anche la porta del Franchi. Bel voto anche ai tifosi viola, per gli applausi e gli striscioni con i quali hanno salutato Pioli. E non posso non dare un 7,5 a Iachini per la strategia tattica, capace di bloccare la superiorità numerica, ma spesso anche tecnica, degli uomini di Pioli. E ora? Vincere a Udine e battere il Brescia non sono imprese impossibili.

Striscione per Pioli in Curva Fiesole (Foto Violachannel)

PIOLI – Offre un bellissimo colpo d’occhio, lo stadio Franchi. Firenze non ha paura del coronavirus e accoglie anche i tifosi milanisti senza nessun problema, com’è assolutamente giusto che sia. Applausi per Stefano Pioli all’entrata in campo. Quindi l’abbraccio con Beppe Iachini, antico compagno di squ-adra proprio in maglia viola. E abbracci anche con Pezzella e altri giocatori della sua Fiorentina. Le formazioni sono quelle annunciate. Nel Milan c’è Calhanoglu. Viola subito in avanti e conquistano due angoli nel volgere di un minuto. Poi è il Milan a distendersi. Milenkovic controlla Rebic. Occasione rossonera al 5′: palla lunga per Castillejo che s’inserisce al centro, ma è bravo Dalbert a chiudere con una diagonale perfetta. Due minuti dopo prime scintille con Chiesa protagonista: prima toccato duro, quindi autore di un fallo a metà campo su Romagnoli. Ammonizione per Bennacer che, superato da Bennacer, lo prende per la maglia.  All’11’ percussione centrale di Milenkovic, ma tiro prevedibile per Donnarumma. Ma l’occasione clamorosa per i viola è sessanta secondi più tardi: pasticcia la difesa rossonera, Chiesa soffia il pallone a Donnarumma e lo offre a Castrovili ma il tiro del gioiellino viola è altissimo. I compagni lo guardano male, lui si copre la faccia. In curva Fiesole compare questo striscione: «Uomo vero e grande condottiero: Stefano per sempre uno di noi». E parte il cordo: «Pioli uno di noi». Lui ricambia salutando con il braccio.

Duncan in azione a metà campo (Foto Violachannel)

DRAGOWSKI – Occasione per il Milan al 16′: cross da tre quarti di Castillejo, Rebic spunta da dietro e colpisce di testa. Ma Dragowski è pronto e risponde con un grande intervento. I rossoneri premono, però, a parte questa distrazione, la Fiorentina si chiude bene a tre quarti ed evita di lasciare campo ad eventuali ripartenze milaniste. Al 21′ spunto di Duncan sulla sinistra che lascia a Dalbert: cross al centro per la testa di Lirola che ci arriva bene, il pallone prende una strana traiettoria però Donnarumma si tuffa e para. Al 24′ scatto di Castrovvilli oltre la metà campo. Calhanoglu lo butta giù da dietro. Fallo tattico. Giallo. Al 29′ Duncan, in ripartenza, cerca di arrivare al tiro sprecando l’occasione. Un minuto dopo applausi per Pulgar: veronica e palleggio in mezzo al campo, circondato dai rossoneri che non riescono a prendergli il pallone.

VAR – Ma al 33′ Ibra riesce a segnare, sfruttando una scivolata di Dalbert ma aiutandosi anche una spallata e con un evidente tocco del braccio sinistro. Caceres, dietro di lui, non riesce a fermarlo. Ibra segna, ma il Var richiama Calvarese che va al monitor. L’arbitro rientra e annulla il gol. E’ polemica, in tribuna stampa, perchè alcuni colleghi milanesi contestano la decisione di Calvarese. Io sono dell’idea che stiano sbagliando; rivedo l’azione e mi rendo conto che Ibra si è effettivamente aiutato col braccio. Ma il gol sarebbe stato counque da annullare anche se ci fosse stato il semplice tocco. Pericolo scampato, dunque, però non bisogna fornire a Ibrahimovic occasioni come questa. E va vicino al gol, la Fiorentina, al 44′: numero di Castrovilli a sinistra, a pochi metri dalla linea di fondo, beffa tre milanisti e la mette al centro, dove respinge male Kessie facendo un involontario assist fuori area per Duncan che avrebbe il tempo per aggiustarsi il pallone, ma colpisce male, a mo’ di roncola, e il suo tiro si perde altissimo. Peccato. Ultimi istanti di gioco, con due minuti di recupero, e giallo (si fa per dire finale) Caceres prende il pallone in faccia e i rossoneri invocano il Var perchè pensano l’abbia toccato con il braccio. Calvarese li zittisce.

DONNARUMMA – Che dire del primo tempo della Fiorentina? A parte l’ingenuità sul gol annullato a Ibra, la squadra ha mostrato buona tenuta in difesa e a metà campo. Iachini non ha sbagliato a chiedere prudenza, nonostante le sciocchezze di certi commentatori che, li ho sentiti, criticano Beppe per essere stato poco coraggioso. Davanti i viola potevano essere più incisivi, soprattutto con Duncan che ha avuo due possibilità. Il secondo pallone, proprio in fondo, l’ha sprecato davvero malamente. Nessun cambio in avvio di ripresa. Al 5′ occasione Milan, con palla a Bennacer che dl limite puà tirare in porta ma la conclusione è alta. Al 6′ Donnarumma chiede ila sostituzione: probabilmente risente di uno scontro avuto nel primo tempo con Chiesa. Entra Begovic. Debutto complicato ma efficace il suo: il portiere fa appena in tempo ad andare fra i pali che deve intervenire su un colpo di testa di Chiesa che gira a rete un cross di Dalbert.

REBIC – Patatrac viola all’11’: dormita della difesa viola, con Caceres che vorrebbe appoggiare di petto il pallone a Pezzell che però non si muove, arriva Rebic che la mette dentro. Ma come si fa, dico io, a prendere un gol così? Avevo elogiato la difesa viola, ma questo gol grida vendetta. Ma va ancora peggio: espulso Dalbert per fallo da ultimo uomo su Ibra che viene falciato fuori area. Ma poteva andare in porta. Prima Calvarese alza il giallo, poi va al Var e quando torna tira fuori il rosso per il brasiliano. Sotto di un gol e dieci contro undici. E’ dura, ora, per la Fiorentina. Iachini toglie Castrovilli e manda in campo Cutrone. Arretrano un po’ Lirola e Chiesa. Diciamo che Ischini gioca con il 3-4-2. Sembra più facile la manovra per il Milan, che però rischia grosso al 27′: Duncan conquista palla a metà campo e parte in contropiede, arriva al limite serve a sinistra Vlahovic, tuttto solo, e qui Dusan si mangia un gol clamoroso, mirando al secondo palo ma sfiorandolo soltanto. Ma dai!

PULGAR – Quindi due sostituzioni: fuori Lirola per Igor e Gabbia per Musacchio. Ammonito Caceres. Fiorentina che spinge e potrebbe puntare a rete con Chiesa, trattenuto da Theo Hernandez, ma Calvarese indica la rimessa dal fondo. Fuori anche Castillejo. E Pioli sceglie Saelemaekers. Riparte la Fiorentina: Cutrone entra in area, Romagnoli lotta con lui e lo butta giù. Rigore. Niente da dire. Cutrone vorrebbe andare sul dischetto. Ma tira Pulgar:  tiro di destro e palla alla sinistra di Begovic che sfiora il pallone  ma non trattiene. <Uno a uno e ammonizione per Theo Hernandez, reo di aver protestato.  Non basta: poco dopo lo stesso Theo, in area, va addosso a Pezzella e chiede il rigore. Calvarese non ci casca. Altra occasionissima viola al primo dei quattro minuti di recupero: Vlahovic, davanti alla porta tira ancora alto. Ma come si fa a sbagliare così? Vorrebbe rimediare, Vlahovic, su una punizione poco istanti dopo, ma il suo piede non è preciso nemmeno stavolta. Finisce con un punto meritato per la Fiorentina. Ma onestamente c’è il rammarico per almeno quattro palle gol clamorosamente fallite dai viola.

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Dalbert, Dragowski, Fiorentina, Ibrahimovic, Milan, Pulgar, Vlahovic


Sandro Bennucci

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