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Firenze: alcuni cinesi danno retta a Rossi e si pongono in autoquarantena

FIRENZE – I cinesi stabiliti in Toscana sono gente molto ubbidiente e, appena il Governatore Rossi li ha invitati a autoisolarsi in quarantena, hanno subito ubbidito al diktat del Presidente, che non vuol sentir parlare di razzismo o imposizioni e ha atteso fino all’ultimo per varare provvedimenti impositivi. Ma il popolo cinese toscano è stato più realista delle istituzioni che lo governano.

Tant’è vero che un parrucchiere che ha il negozio in Firenze ha disposto l’autochiusura per 10 giorni, come risulta dal cartello posto sulla vetrina del negozio, frequentatissimo (costo di un taglio per i maschietti 10 euro).

Questa la spiegazione: «A causa della situazione sanitaria circonstante sospendiamo l’attività dal giorno 27/2/2020, per 10 giorni, per dare un contributo alla società a ridurre al minimo la possibilità di diffusione di malattie virali. Ci scusiamo per l’inconvenienza». Qualche piccola imprecisione, ma il concetto è chiarissimo.

Ammiriamo la buona volontà, anche se normalmente il periodo di quarantena consigliato era, se non ricordiamo male, di 14 giorni. Giorno più, giorno meno, fa lo stesso, e si accontenta il Governatore.

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