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Coronavirus: bambini reclusi in casa. Genitori scrivono a Nardella, permessi di uscita solo per i cani

Dario Nardella

FIRENZE – Un gruppo di 131 genitori (per ora) solleva un problema che deriva dalla difficile interpretazione delle norme emanate dal Governo, e soprattutto dai moduli di autodichiarazione lamorgesiani, cambiati quattro volte. Hanno scritto una lettera al sindaco di Firenze Dario Nardella, affinché consenta ai bambini di poter uscire almeno mezz’ora al giorno per fare una passeggiata. In realtà non è Nardella che può dare determinati permessi, ma il sindaco ha fornito ai genitori almeno un’interpretazione logica della caterva di norme governative.

Nel documento si chiede al primo cittadino di «adottare uno specifico protocollo di comportamento che consenta alle famiglie di assicurare quotidianamente un tempo minimo all’aria aperta per i propri bambini, nel rispetto delle norme varate per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Siamo preoccupati del fatto che nessuno si sia posto seriamente il problema dei bambini, delle loro esigenze primarie e delle conseguenze di una loro permanenza in casa prolungata” affermano i genitori. Rispettiamo il diritto che avete riconosciuto ai cani di poter espletare all’aperto i loro bisogni fisiologici in ripetute passeggiate nel corso di una giornata, proseguono, ma pretendiamo che le istituzioni diano una risposta chiara alla ragionevolezza, proporzionalità, necessità, sostenibilità dei singoli provvedimenti emergenziali che vietano ai bambini di uscire anche solo per un’ora».

A stretto giro di posta la replica del sindaco: «Non credo sia necessario l’ennesimo protocollo. Le indicazioni delle autorità sanitarie valgono per tutti, bambini e adulti. Non è vietato fare due passi vicino a casa, basta evitare assembramenti per non rendere vano il sacrificio che stiamo facendo tutti», ha detto Dario Nardella in risposta alla lettera».

Quindi le famiglie che hanno bambini e cani (quasi tutte) però dovrebbero attrezzarsi per fare uscire i bambini nel momento del bisognino di Fido, per non uscire due volte, ma forse qualcuno potrebbe approfittarne.

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