Coronavirus, Mattarella: «L’Ue superi vecchi schemi prima che sia troppo tardi»

ROMA – Ha rotto gli indugi, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per mandare un videomessaggio agli italiani, certo, ma soprattutto all’Europa. Con poche parole, precise e decise: «L’Ue superi i vecchi schemi, prima che sia troppo tardi». E l’attacco, garbato ma senza tentennamenti, è rivolto al consiglio europeo, che ieri, soprattutto sulla spinta di Germania e Olanda, ha ato l’ennsima dimostrazione d’egoismo. Voltando scandalosamente le spalle all’Italia e alla Spagna, i Paesi più colpiti dal coronavirus.
ANZIANI – Mattarella ha comunciato rivolgendo un pensiero ai vecchi, i più colpiti dalla pandemia: «Alcuni territori e in particolare la generazione piu’ anziana stanno pagando un prezzo altissimo. I sacrifici di comportamento che le misure indicate dal governo richiedono a tutti, sono accettati con grande senso civico, dimostrato in amplissima misura dalla cittadinanza Desidero esprimere rinnovata riconoscenza nei confronti di chi per tutti noi sta fronteggiando la malattia con instancabile abnegazione. I medici, gli infermieri, l’intero personale sanitario cui occorre in ogni modo assicurare tutto il materiale necessario. Da alcuni giorni vi sono segnali di un rallentamento della crescita di nuovi contagi rispetto alle settimane precedenti, non e’ un dato che possa rallegrarci perchè
si tratta pur sempre di tanti nuovi malati, soprattutto perchè accompagnato da tanti nuovi morti. Anche oggi vi è un numero
dolorosamente alto, ma quel fenomeno fa pensare che le misure di comportamento adottate stanno producendo effetti positivi. Le misure di comportamento adottate stanno producendo effetti positivi, è quindi rafforzano la necessità di continuare ad osservarele scrupolosamente fino a che sarà necessario».
EUROPA – Quindi l’affondo sull’egoismo europeo: «Nell’Unione europea la Banca centrale e la Commissione, nei giorni scorsi, hanno assunto importanti e positive decisioni finanziarie ed economiche, sostenute dal Parlamento europeo. Non lo ha ancora fatto il Consiglio dei Capi dei governi nazionali. Ci si attende che questo avvenga concretamente nei prossimi giorni. Sono indispensabili ulteriori iniziative comuni, superando vecchi schemi ormai fuori dalla realtà delle drammatiche condizioni in cui si trova il nostro Continente. Mi auguro che tutti comprendano appieno, prima che sia troppo tardi, la gravità della minaccia per l’Europa. La solidarietà non è soltanto richiesta dai valori dell’Unione ma è anche nel comune interesse».
RESPONSABILITA’ – Infine l conclusione accorata: «Il senso di responsabilità dei cittadini è la risorsa più importante su cui può contare uno stato democratico in momenti come quello che stiamo vivendo. La risposta collettiva che il popolo italiano sta dando all’emergenza è oggetto di ammirazione anche all’estero. Conosco e comprendo bene la profonda preoccupazione che molte persone provano per l’incertezza sul futuro del proprio lavoro, dobbiamo compiere ogni sforzo perchè nessuno sia lasciato indietro».
