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FMI: Italia sotto osservazione per debito eccessivo e scarsa crescita

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, con il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ANSA/ANGELO CARCONI

NEW YORK – Un altro esaltante primato del governo giallorosso di Conte e Gualtieri. Il Fondo Monetario Internazionale mette l’Italia sotto osservazione. Debito eccessivo e scarsa crescita sono due criticita’ che intrecciandosi hanno fatto diventare ilnostro Paese un grande malato da tenere sotto controllo. A sostenerlo Vitor Gaspar, il direttore del dipartimento degli Affari fiscali del Fondo monetario durante la conferenza stampa di presentazione del Fiscal Monitor. «La crescita italiana e’ stata  molto deludente negli ultimi tre decenni – ha notato Gaspar – la sfida maggiore dell’economia italiana e’ di essere ‘competitiva. Per questa ragione le conseguenze del coronavirus saranno piu’gravi che altrove. Riduzione delle entrate fiscali e aumento della spesa, porteranno nel 2020 il deficit all’8,3 per cento, rispettoall’1,6 per cento registrato nel 2019. La situazione migliorera’l’anno prossimo quando il disavanzo calera’ al 3,5 per cento. La previsione, pero’, e’ da prendere con grande prudenza.  Nessuno, neanche il piu’ attrezzato ufficio studi del mondo, in questo momento puo’ dire che cosa accadra’ fra dodici mesi. Piu’attendibili le stime per il 2020 del debito pubblico che si attestera’ al 155,5 per cento del Pil rispetto al 134,8 per cento del 2019.

Peggio di noi solo il Giappone, per il quale l’Fmi stima un balzo al 251,9%. Gli Stati Uniti arriveranno al 131,1% dal 109% dello scorso anno. Il debito francese salira’ al 115,4%, Germania al 68,7%, Spagna al 113,4%.

«La pandemia ha aumentato le necessita’ di bilancio spingendo i governi ad azioni senza precedenti per salvare vite umane, proteggere le persone e le imprese piu’ colpite dalle perdite di reddito, dalla disoccupazione e dai fallimenti. Tempi eccezionali richiedono azioni eccezionali», dice Kristalina Georgieva, l’economista bulgara che ha preso il posto di direttore dopo Christine Lagarde. «Questo e’un momento cruciale per la comunita’ internazionale e sono necessarie misure straordinarie per contenere l’epidemia, proteggere le persone e porre le basi per consentire all’economia globale di rimbalzare».

Il debito dei governi mediamente e’ salito di 8000 miliardi di dollari di cui 7000 solo nei Paesi del G20. Il rapporto con il Pil e’ salito di 13 punti al 122,4%. Per questo Vitor Gaspar invita i governi a fare tutto il necessario ricordando pero’ di conservare gli scontrini. Un invito al senso di responsabilita’. Soprattutto rivolto a quei governi tentati di approfittare dell’emergenza sanitaria per aprire i cordoni della spesa pubblica senza controllo. Ovviamente non fa nomi. Ma non e’ difficile leggere in questa ammonizione un invito alla moderazione verso i Paesi maggiormente indebitati come l’Italia, governati dalla sinistra, da sempre propensa ad aumentare la spesa pubblica.

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