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25 aprile: anche i centri sociali festeggiano, aggiungendosi a partigiani e autorità

Scontri con i centri sociali

La giornata del 25 aprile, oltre ad essere celebrata da partigiani e molte Autorità (non una sola come da circolare governativa) ed altri infiltrati desiderosi di partecipare alle molte manifestazioni organizzate in ogni angolo delle città maggiori, ma anche nei piccoli paesi, ha riscontrato la partecipazione numerosa e la discesa in piazza e nelle strade dei centri sociali e dei loro accoliti, non tanto per festeggiare la liberazione, quanto per trasgredire, come loro solito, alle disposizioni delle autorità. Gli episodi più rilevanti ci sono stati a Milano, Torino, Bologna e Roma.

MILANO – Momenti di tensione a Milano, dove in alcune strade gli antagonisti hanno deciso di scendere comunque in piazza nonostante le regole anti-Covid. Volevano fare “passeggiata partigiana” fino in piazza XXIV maggio e portare fiori a tre delle targhe che ricordano la lotta partigiana nel quartiere Ticinese. Il clima si è surriscaldato intorno a via Padova e via Ascanio Sforza, angolo Torricelli, dove le forze dell’ordine hanno tentato di bloccare alcuni rappresentanti dei centri sociali. I poliziotti hanno incrociato una quindicina di militanti dei centri sociali “Carc”. Dai video ripresi dai balconi si vedono agenti bloccare i manifestanti, tra cui ragazze e anziani. Uno di questi, su una bici, è caduto sull’asfalto. Una ragazza è stata fermata e portata in auto per l’identificazione. I militanti del centro sociale Carc, fanno sapere che alcuni di loro sono tra quelli identificati dalla polizia in via Democrito. In una delle vie limitrofe a via Padova altri 4 militanti del Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo sono stati fermati e denunciati – come spiegano sempre dal Car- per violazione delle norme anti Covid.

TORINO – Corteo anche a Torino dove militanti del centro sociale Gabrio hanno sfilato nelle vie deserte del quartiere San Paolo per portare dei fiori sulla lapide del partigiano Dante Di Nanni in occasione della Festa della Liberazione. “L’epidemia sta segnando fortemente le nostre vite stravolgendo completamente la quotidianità di ognuna/o, come mai era successo dai tempi dell’ultimo conflitto – spiega, in un comunicato, il Gabrio – Le norme vigenti ci impediscono di fare assembramenti e di scendere in piazza ma abbiamo deciso di portare comunque il nostro saluto al compagno partigiano Dante di Nanni perché per noi questo giorno non è una semplice ricorrenza e lo stare insieme è importante per riconoscerci nel solco di quelle lotte”. Gli abitanti, secondo quanto riportano i militanti, “hanno risposto salutando con applausi il passaggio del corteo .

BOLOGNA – «Apprendo con grande stupore di quanto avvenuto questa mattina in via del Pratello durante le celebrazioni del 25 aprile. Nonostante le disposizioni chiarissime delle Autorità, decine di persone si sono assembrate nella zona, senza nemmeno rispettare le distanze di sicurezza». Lo dichiara Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia. «Ciò che è ancor più intollerabile è il fatto che il presidente di quartiere, Lorenzo Cipriani, data l’alta partecipazione, abbia deciso di tenere anche un pubblico discorso, prolungando dunque la presenza delle persone in strada. Auspico che le Istituzioni assumano un atteggiamento fermo di condanna per quanto accaduto: i cittadini, da settimane, sono chiamatia sacrifici enormi e non si può lasciar passare il messaggio che, in questo frangente, in fondo, si possa anche chiudere un occhio. Le regole devono valere sempre e per tutti. Ringrazio le Forze dell’Ordine intervenute per richiamare tutti all’ordine e al rispetto delle norme».

ROMA – «Mentre il resto degli italiani sono costretti a rimanere a casa con grande sacrificio, molti bambini non possono giocare all’aria aperta, tanti non possono dare l’ultimo saluto a familiari ed amici defunti e, se per qualche ragione qualcuno esce senza una giusta ragione, viene multato severamente, oggi a Roma,nel quartiere Pigneto, c’è stata una vera e propria adunata illegale con intere famiglie e qualche striscione di commemorazione del 25 aprile. Un fatto gravissimo che deve essere immediatamente punito con l’arresto dei responsabili dei centri sociali promotori di questa vergognosa e sovversiva iniziativa». Lo dichiara il senatore Maurizio Gasparri commissario del coordinamento Forza Italia Roma Capitale «Ci aspettiamo da parte di tutte le istituzioni, a partire dall’evanescente sindaco di Roma, una dura presa di posizione e non ci fermeremo finché non vedremo identificati e puniti i responsabili di questo episodio», conclude l’azzurro.

Ce lo aspetteremmo anche noi, ma evidentemente chi esce con bandiere rosse in alcune parti del Paese è più uguale degli altri. Temiamo che gli unici sanzionati in questo periodo siano i cittadini che, per la confusione creata da norme e disposizioni del governo, dei governatori e dei sindaci, vengono colti fuori dalle abitazioni dalle zelanti forze dell’ordine.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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