Libri: Ercole a Firenze. La storia scritta dal sindacalista Learco Nencetti
FIRENZE – «Parlare di Ercole a Firenze. Già, ma di quale Ercole?»: questo il titolo del libretto di Learco Nencetti, sindacalista ai Beni culturali – capitano di tante sfide – frutto di un lungo studio sulle fonti disponibili. Non è facile impresa definire il periodo o la fase storica della nascita del mito di Ercole: «All’inizio la diffusione era orale – scrive Nencetti – ed e’ realistico pensare che il nostro
personaggio veicoli retaggi antichissimi». Numerosi anche gli Ercole che si incontrano nei diversi periodi e luoghi: «Per Erodoto, Dionigi, o Dionisio di Alicarnasso gli Ercole furono due, mentre per Diodoro Siculo addirittura tre. Di diverso avviso il romano Cicerone che ne descrive sei per arrivare ad altri che ne identificano ben 40, perchè tutti coloro i quali facevano prove grandi delle loro forze, erano automaticamente nominati Hercoli».
Poi Nencetti si sposta a Firenze: «Ercole è strettamente coinvolto con la storia e l’origine leggendaria della citta’… L’eroe è uno dei primi simboli del Comune fiorentino con il quale si e’ identificata la tradizione cittadina e la libertà comunale, tanto che la sua immagine era sul sigillo del Magistrato supremo della città assieme al motto: ‘Herculea Clava Domat Florentia Prava‘ (con la clava di Ercole Firenze doma ogni male)». E Nencetti riporta diversi aneddoti sulla popolarita’ che aveva Ercole a Firenze. Addirittura Cosimo I promosse il dibattito sulle origini e sulla fondazione di Firenze assecondando poi la tesi che attribuiva al mitico Ercole la fondazione di Firenze.
Il libro ripercorre passo passo quanto e’ stato scritto nei secoli e da diversi autori, per finire, dopo numerose prove con Giambullari che, argomentando anche sull’origine della lingua fiorentina, svelò quale Ercole fondò Firenze. Si tratta… No, non e’ giusto scoprirlo così. Ma si puo’ fare un salto nelle biblioteche di Firenze (Nazionale, Marucelliana, Laurenziana e Riccardiana) oppure richiederlo all’autore.
