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Arezzo: uccise a sprangate l’amica brasiliana. Condannato a 10 anni

La vittima, Maria Aparecida Venancio de Sousa

AREZZO – E’ stato condannato a 10 anni di reclusione, Federico Ferrini, imprenditore casentinese accusato di aver ucciso a sprangate l’amica brasiliana Maria Aparecida Venancio de Sousa, 60 anni. E’ questa la sentenza del giudice del tribunale di Arezzo, Giulia Soldini.  Maria Aparecida Venancio de Sousa, 60enne uccisa a colpi di spranga nella sua abitazione in via Della Robbia, ad Arezzo, nella notte tra il 25 e il 26 agosto scorso. Il pubblico ministero Chiara Pistolesi aveva chiesto che l’imputato venisse condannato alla pena di 12 anni e 6 mesi. Il giudice ha concesso le attenuanti generiche prevalenti con un ulteriore sconto.

La 60enne brasiliana fu trovata riversa sul bordo del letto, con un laccio al collo e ferite alla testa. Ferrini venne arrestato dopo alcuni giorni e confessò di essere stato l’autore del delitto che, secondo la sua versione, sarebbe avvenuto al culmine di un litigio per motivi economici: il 38enne, infatti, raccontò di avere ricevuto richieste di soldi in cambio del silenzio di Maria sui rapporti intercorsi tra i due. Un movente non del tutto chiaro, per gli inquirenti, che comunque esclusero la premeditazione propendendo per il delitto d’impeto, anche perché Ferrini rimase nella casa della vittima per lungo tempo e non fece nulla per non farsi riprendere da telecamere ed eventuali testimoni.

La sentenza dispone tre anni di libertà vigilata per l’omicida, un risarcimento danni da definire in separata sede, una provvisionale di 40 mila euro per il marito separato della vittima e di 20 mila per la sorella e la figlia. «Questa non è giustizia», ha detto al termine del processo Antonio Di  Rubbo, il marito di Maria Aparecida Venancio de Sousa, presente alla lettura del dispositivo. Ferrini, invece, ha ascoltato la sentenza in collegamento dal carcere.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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