Skip to main content

Napoli vince la Coppa Italia: Juve batttuta ai rigori (4-2). Grande festa per Ringhio e gli azzurri. Pagelle

La festa del Napoli dopo aver battuto la Juve ai rigori (4-2) nella finale di Coppa Italia 2020 (Foto ANSA)

ROMA – Grande gioia per il Napoli e per Rino Ringhio Gattuso. Che hanno voluto fortemente questa la Coppa Italia. E se la sono presa dopo una partita accortissima, chiusa sullo zero a zero. Eppoi vinta benissimo ai rigori: grazie a un bravissimo Meret e alla precisione dei rigoristi: Insigne, Politano, Maksimovic e Milik. Disastro Dybala e Danilo: il primo si è fatto parare il tiro dall’ottimo Meret. Il secondo ha sparacchiato alto. Inutili i gol di Bonucci e Ramsey. Cristiano Ronaldo non ha nemmeno fatto in tempo ad andare sul dischetto. Quando stava per toccare a lui, il Napoli poteva già far festa.

Alza la coppa Italia, il Napoli. Con pieno merito. Contro una Juve scornata per la seconda volta in questa stagione: prima ha perso la Supercoppa , quindi questa Coppa Italia. Sarri mastica amarissimo. Perchè non ha indovinato la partita. Mentre Gattuso, prudente nel primo tempo e più disinvolto nella ripresa, avrebbe anche potuto vincere. Ha colpito due pali. E Buffon ha sfoderato alcune paratone delle sue. Male la Juve. Meglio la squadra di Gattuso nel primo tempo, con tre tiri (un palo di Insigne su punizione) contro uno dei bianconeri. La Juve, dopo un inizio aggressivo, si è fatta mettere in difficoltà da un avversario molto ben organizzato. Il tridente di Sarri (Douglas Costa, Dybala centrale e Ronaldo a sinistra) è stato irretito dalla difesa di Gattuso.

Le proiezioni di Mertens (fresco di rinnovo contrattuale) e Insigne hanno creato grattacapi alla difesa bianconera e Buffon ha dovuto salvare in due occasioni. Il Napoli ha fatto bene anche nella seconda parte della gara. I cambi dei due allenatori hanno offerto altre prospettive, ma il risultato non è mutato, anche se Elmas, nel recupero, ha colpito il secondo palo (l’ennesimo degli azzurri) della serata. Poi i rigori e il giusto trionfo del Napoli. Nel giorno del mezzo secolo della famosa semifinale dell’Azteca vinta dall’Italia sulla Germania (4-3), a Roma il Napoli ha fatto un brutto scherzo alla Juventus, sovvertendo i pronostici e portando meritatamente a casa la sesta Coppa Italia, lasciando la Juve a quota tredici.

Cristiano Ronaldo, come detto, ha dovuto rinunciare a mettere in bacheca il trentunesimo trofeo. Intendiamoci, le emozioni non sono state quelle del 1970, ma le due squadre venivano da un lungo periodo di riposo forzato ed era prevedibile una partita piu’ tattica che tecnica. Per Gattuso il primo successo della sua carriera napoletano, mentre Sarri, un ex, si è dovuto accontentare (?) di aver portato la sua Juve in finale. Per questa partita un po’ anomala il tecnico bianconero aveva schierato Cuadrado terzino, affidando a Pjanic la regia con Bentancur al suo fianco e confermando il trio d’attacco Douglas Costa-Ronaldo-Dybala. Khedira ha avuto problemi a poche ore dall’inizio. Gattuso aveva sostituito lo squalificato Ospina con Meret in porta, aveva riportato Mario Rui sulla corsia di sinistra in difesa, Fabian Ruiz a centrocampo e aveva schierato Callejon in avanti. Nel deserto dell’Olimpico, vivificato da effetti speciali per i telespettatori (pubblico virtuale non visibile allo stadio), è stato osservato un minuto di silenzio per le vittime del COVID. Poi, sotto gli occhi del ct Mancini (sei Coppe vinte in campo e quattro da allenatore), le due squadre hanno offerto uno spettacolo discreto, ma non esaltante.

Il campionario di finte di CR7 (al tiro quasi subito: parato) non ha impressionato i difensori del Napoli che sono apparsi compatti. Gli attaccanti azzurri si sono visti però poco nella meta’ campo bianconera, ma quando lo hanno fatto hanno avuto da ridire per gli intervento in area di Alex Sandro su Mario Rui e Callejon. Douglas Costa ha tentato di passare in velocità, ma la retroguardia partenopea ha tenuto bene botta. Ma col passar dei minuti il Napoli ha guadagnato campo e Insigne al 24′, su punizione, ha colpito il legno alla destra di Buffon. Alla mezzora, la squadra di Gattuso è sembrata più pericolosa, rispetto a quella di Sarri. Meret è uscito sui piedi di CR7 su una delle (poche) proiezioni offensive della Juve. Buffon ha dovuto salvare di piede su un tiro di Demme, presentatosi davanti a lui sulla destra. Poi è stato ancora il portiere bianconero a deviare su un tiro di Insegne. Mertens si è fatto piu’ incisivo nel finale di primo tempo. La Juve ha cercato di cambiare atteggiamento nella ripresa, attaccando con maggiore incisività, cozzando però contro un Napoli corto e capace di ribaltare il fronte offensivo e di creare azioni abbastanza spregiudicate, ancorche’ non corredate da tiri precisi. Per la Juve Dybala e Bonucci non hanno calibrato bene i propri tiri.

Sarri ha fatto entrare Danilo al posto di Douglas Costa, non molto incisivo, Cuadrado è andato avanti. Gattuso ha cambiato due pedine: Milik e Politano al posto di Mertens e Callejon. L’ex interista ha scaldato subito le mani di Buffon. Milik ha mandato alle stelle, dopo un velo di Politano, su azione da destra. Sarri ha fatto un’altra mossa: Bernardeschi al posto di Pjanic, con Bentancur che ha assunto la posizione di play. Sono entrati anche Allan e Hysaj al posto di Fabian Ruiz e Mario Rui. Equilibrio in campo, ma finale piu’ vivace. Ramsey e’ entrato nel finale al posto di Cuadrado. Gattuso ha risposto con Elmas per Zielinski.
Insomma, un’altra partita, ma niente gol. Al 47′ Elmas in mischia ha colpito il palo alla sinistra di Buffon (gran salvataggio) in mischia. Rigori inevitabili. Questo l’esito dei tiri dal dischetto: Dybala ha sbagliato il primo (parato da Meret), poi Insigne ha battuto Buffon; Danilo ha tirato alto, Politano ha bucato Buffon che non è riuscito a parare; Bonucci ha segnato di potenza; Maksimovic ha fatto il suo; Ramsey ha segnato centralmente, Milik ha spiazzato Buffon. Risultato 4-2. E il Napoli può alzare, con pieno merito, la sua Coppa Italia.

Tabellino

NAPOLI (4-3-3): Meret 7; Di Lorenzo 6, Maksimovic 6.5, Koulibaly 6.5, Mario Rui 6 (35′ st Hysaj sv); Fabian Ruiz 5 (35′ st Allan sv), Demme 6.5, Zielinski 5.5 (43′ st Elmas sv); Callejon 5 (21′ st Politano 6.5), Mertens 5 (21′ st Milik 5.5), Insigne 6.5. In panchina: Karnezis, Llorente, Lozano, Luperto, Ghoulam, Younes, Manolas. Allenatore: Gattuso 6.5

JUVENTUS (4-3-3): Buffon 7; Cuadrado 6 (40′ st Ramsey sv), Bonucci 6, De Ligt 6.5, Alex Sandro 5.5; Bentancur 5.5, Pjanic 5 (29′ st
Bernardeschi 5.5), Matuidi 6; Douglas Costa 5.5 (20′ st Danilo 6), Dybala 5.5, Ronaldo 5.5. In panchina: Szczesny, Pinsoglio, De Sciglio, Rugani, Rabiot, Olivieri, Muratore, Vrioni, Zanimacchia. Allenatore: Sarri 5.5

ARBITRO: Doveri di Roma 6.5

SEQUENZA RIGORI: Dybala parato; Insigne gol; Danilo alto; Politano gol; Bonucci gol; Maksimovic gol; Ramsey gol; Milik gol.

Ammoniti: Mario Rui, Bonucci e Dybala

Angoli: 5-5


Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

Firenze Post è una testata on line edita da C.A.T. - Confesercenti Toscana S.R.L.
Registro Operatori della Comunicazione n° 39741