Migranti, governo modifica decreti sicurezza mentre navi ong scaricano migranti in Italia
Mentre le Ong setacciano i mari raccattando presunti naufraghi da recapitare preferibilmente a Lampedusa. il governo giallorosso cerca di modificare radicalmente i decreti sicurezza di Salvini, dietro la spinta del pd, ma il M5S frena.
Andiamo con ordine. L’invasione dei migranti continua grazie alle imprese delle Ong. La tedesca Sea Watch ha salvato nella mattinata un’imbarcazione nel Mediterraneo centrale, per cui adesso sono 211 i migranti a bordo, dopo tre operazioni di soccorso in meno di 48 ore. L’ong segue la trafila tradizionale e comunica che queste 211 persone necessitano urgentemente di un porto per sbarcare.
Un altro barcone con a bordo 36 migranti era stato avvistato stanotte, da una motovedetta della Guardia di finanza, nelle acque antistanti Lampedusa. Nella tarda serata, la Guardia costiera aveva bloccato un barchino con a bordo 8 tunisini. Ieri mattina avevano lasciato l’isola 129 migranti, di cui 115 arrivati nel giro di poche ore con sei imbarcazioni Intanto un’altra imbarcazione in difficoltà con 70 persone a bordo è stata soccorsa a 48 miglia a sud di Lampedusa dalla nave dell’Ong Mediterranea saving humans.
Intanto sul tavolo della discussione della maggioranza c’è il pacchetto di misure messo a punto nei mesi scorsi dai tecnici del ministero di Lamorgese. Il provvedimento ndrebbe ben oltre i rilievi fatti a suo tempo dal presidente Mattarella. In particolare si metterebbe mano a ben 9 dei 18 articoli del primo decreto sicurezza e a due su due del secondo, in pratica tutte le parti che riguardano i migranti. A partire dai tempi di detenzione nei Centri per i rimpatri (Cpr), innalzati da Salvini fino a 180 giorni e che invece potrebbero ritornare a 90. Stessa cosa per la protezione umanitaria. Il documento del Viminale prevede che possa essere riconosciuta alle famiglie con figli minori, persone gravemente malate, quelle con disturbi psichici, disabili, donne incinta e infine, alle persone che hanno subito un trattamento degradante, comprendendo in questa categoria anche chi, malato, nel Paese di origine non potrebbe ricevere cure adeguate. C’è, infine, la questione Sprar, il sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati fortemente ridotto da Matteo Salvini e che invece si vorrebbe ripristinare. Il Viminale ha già fatto un primo passo in questa direzione prolungando fino al 31 dicembre 2020 l’assistenza ai richiedenti asilo, anche quelli che nel frattempo ne avrebbero perso il diritto di essere ospitati nei Cas. Per quanto riguarda il reato di oltraggio a pubblico ufficiale, infine, viene mantenuto solo nei confronti degli appartenenti alle forze dell’ordine reintroducendo la discrezionalità del giudice nel valutare la non punibilità per «la particolare tenuità del fatto». Un pacchetto di misure che è più largo della revisione chiesta dal Quirinale e mirata soprattutto rivedere le maxi multe per le navi delle ong, il sequestro delle imbarcazioni che non rispettano il divieto di ingresso nelle acque italiane, ma anche il rispetto degli obblighi di soccorso in mare previsti dal diritto internazionale.
Ma il viceministro dell’Interno dei 5 Stelle Vito Crimi, presente all’incontro al Viminale, ha affermato secco: «Non è il momento opportuno, con la crisi economica e la pandemia l’opinione pubblica non capirebbe». Quindi, sembra capire,n nostante la fretta del Pd per ora le modifiche possono attendere.
Decreto sicurezza, migranti, ong