Licenziamento dipendente asl Toscana centro: Mugnai (Fi) e Marcheschi (Fdi) preannunciano interrogazione all’assessore Saccardi

FIRENZE – L’On. Stefano Mugnai, parlamentare di Forza Italia e Coordinatore Regionale Forza Italia Toscana comunica: «Abbiamo appreso dalla stampa locale, nei giorni scorsi, che la AUSL Toscana Centro ha licenziato un suo dipendente, delegato sindacale della Cisl-Fp di Firenze Prato, accusandolo, senza alcuna prova, di aver rilasciato un’intervista al TG2 sulla gestione dell’emergenza Coronavirus all’Ospedale San Giovanni di Dio di Torregalli (Firenze). Una decisione folle, figlia di una ideologia di sinistra ,quella attuata dalla Sanità Toscana con metodi a nostro avviso preoccupanti . Ho provveduto subito pertanto a depositare una apposita interrogazione parlamentare per fare luce su questa ennesima pagina triste svoltasi nella nostra Regione.»
«Voglio ricordare come già sottolineato chiaramente in una nota dalla Cisl, che nell’intervista, andata in onda il 17 Aprile scorso, una persona, in forma anonima, critica la gestione dell’emergenza nel nosocomio fiorentino, con affermazioni a giudizio della AUSL lesive del decoro e del prestigio aziendale. Un castello accusatorio basato solo su ipotesi in quanto dagli esperimenti tecnici eseguiti non è stato possibile addivenire alla certa identificazione del soggetto ignoto. Il delegato Fp-Cisl, operatore sociosanitario che lavora all’ospedale di Torregalli, ha ribadito di non essere il soggetto che ha rilasciato quell’intervista e pertanto il procedimento disciplinare che ha portato al suo licenziamento è illegittimo. Pertanto bene sta facendo il Sindacato nel ricorrere contro questa decisione presso il Tribunale di Firenze. Certi atteggiamenti e metodi attuati riconducono a momenti bui della storia e non lasciano assolutamente un’immagine seria e corretta della nostra Regione dal punto di vista non solo Istituzionale. Perchè arrivare al licenziamento senza prova certa? C’era forse la volontà di dare un segnale a tutto il sistema sanitario regionale, per evitare commenti sopra le righe a pochi mesi dalle imminenti Elezioni Regionali di settembre 2020? Una cosa è certa come Forza Italia andremo fino in fondo per conoscere la verità sia in Consiglio Regionale che in Parlamento, ed appena avremo la risposta dal Governo alla mia interrogazione,metteremo tutta la cittadinanza a conoscenza, con l’obiettivo di agire affinchè una vicenda simile non si ripeta più in futuro e sia risolta positivamente per il sindacalista.»
«Presenterò un’interrogazione all’assessore Saccardi. Si tratta di un atto gravissimo e immotivato». Lo annuncia il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) dopo il licenziamento, da parte dell’Asl Toscana centro, di un operatore sociosanitario, delegato Fp-Cisl di Firenze Prato, accusato, a suo dire senza alcuna prova, di aver rilasciato un’intervista al Tg2 sulla gestione dell’emergenza-Covid all’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli.
«Si tratta di un atto gravissimo e immotivato nei confronti di un lavoratore. Nonché vergognoso. Presenterò immediatamente un’interrogazione all’assessore regionale Saccardi. La Sinistra non smentisce mai la sua arroganza -annuncia il Consigliere regionale Paolo Marcheschi (Fdi) dopo aver appreso la notizia del licenziamento, da parte dell’Asl Toscana centro, di un operatore sociosanitario, delegato Fp-Cisl di Firenze Prato, accusato di aver rilasciato un’intervista al Tg2 sulla gestione dell’emergenza-Covid all’ospedale San Giovanni di Dio a Torregalli- Il provvedimento sarebbe stato preso dall’Asl senza alcuna prova. Lo stesso dipendente, operatore sociosanitario all’ospedale San Giovanni di Dio, ha infatti ribadito di non essere il soggetto che ha rilasciato l’intervista al Tg2. Il sindacato si sta già operando per l’immediato reintegro del lavoratore».
In merito a questa vicenda è giunta anche una nota del Sen. Matteo Salvini, Segretario Federale della Lega, «L’Asl Toscana Centro ha licenziato un dipendente, accusandolo di aver rilasciato una intervista al Tg2 sulla gestione dell’emergenza-Covid senza autorizzazione. Se fosse successo in una regione governata dalla Lega sarebbe scoppiato il putiferio su scala nazionale. Solidarieta’ al dipendente censurato. In Toscana e’ arrivato il momento di cambiare aria».
