Elezioni regionali Toscana: legge modifica scheda elettorale, polemiche delle opposizioni
FIRENZE – Il Consiglio regionale ha approvato, con 22 voti a favore e un astenuto, la legge di manutenzione dell’ordinamento regionale, che introduce anche alcune correzioni tecniche alla legge elettorale. Proprio a causa di questo aspetto, al voto non hanno partecipato tutti i gruppi delle opposizioni e, per ragioni di opportunità il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani, mentre si è astenuto il consigliere Paolo Bambagioni (Pd).
“La legge di manutenzione, che tradizionalmente viene presentata a dicembre, si è portata in aula qualche mese dopo per dare una sistemazione dell’ordinamento regionale il più possibile completa alla fine della legislatura”. Lo ha dichiarato il presidente della commissione Affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd), illustrando il testo in aula. Le caratteristiche della legge di manutenzione non consentono di entrare nel dettaglio di adeguamenti normativi, interpretazioni autentiche, correzioni di errori e rinvii. Il presidente Bugliani ha ricordato soltanto le modifiche alla legge 65 del 2014 (Norme sul governo del territorio) sulle quali c’era stato un impegno preso con il Governo.
L’assessore al Bilancio e alla Presidenza Vittorio Bugli ha presentato in aula due emendamenti. Il primo, ha spiegato, riguarda le disposizioni sugli incarichi temporanei dati a dirigenti per coprire l’ultima parte “della legislatura senza sostituire i dirigenti andati in pensione, lasciando la nomina alla successiva giunta”: l’emergenza sanitaria, ha spiegato ancora Bugli, ha però spostato in avanti la data delle elezioni “portando a scadenza gli incarichi temporanei, che hanno durata di sei mesi, eventualmenti prorogabili e l’emendamento serve proprio a prorogare tali misure”. Anche il secondo emendamento nasce dalla fase dell’emergenza sanitaria dei mesi scorsi. “Ci sono strutture ricettive che se resteranno chiuse ancora per qualche tempo – ha spiegato Bugli – rischiano di perdere la licenza, perciò è giusto concedere loro una deroga per questo periodo”.
Le opposizioni rimarcano però che è stata inserita anche una norma che modifica la scheda elettorale per le prossime regionali. «Voler modificare la scheda elettorale per le prossime regionali toscane attraverso una legge di manutenzione è un completo fuor d’opera. E’ l’atto arrogante di una maggioranza più propensa all’autarchia che alla democrazia. La scheda è parte della legge elettorale. Modificarla a colpi di maggioranza è uno sgarbo sia politico che istituzionale. Non si cambiano le regole del gioco in corsa senza coinvolgere l’intero arco dei rappresentanti politici regionali e con percorsi normativi privi di fondamento giuridico. Per questo chiediamo il parere di legittimità e abbiamo interpellato anche il collegio di garanzia, e intanto giù le mani dalla scheda elettorale»: parola del Capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale Maurizio Marchetti che in aula è partito lancia in resta contro le modifiche volute dalla maggioranza di governo toscano alla scheda elettorale per le elezioni regionali d’autunno.
«Le regole della partita elettorale in democrazia si scrivono insieme, e noi non siamo stati minimamente coinvolti malgrado abbiamo evidenziato dubbi sia di merito, in un momento in cui tra coronavirus ed emergenze economiche le persone sono già abbastanza in confusione, che di metodo visto che questo tipo di provvedimento non appare compatibile con il percorso normativo che come Pd e Iv avete arbitrariamente scelto. Perché ci negate il parere di legittimità? Che problema avete?», ha incalzato Marchetti che insieme ai suoi omologhi di centrodestra ha scritto una lettera per chiedere l’espressione del Collegio di Garanzia direttamente sul corretto iter procedurale per la materia.
«Passi la riduzione del numero di firme necessario a presentare le liste – ragiona Marchetti – in adeguamento alla normativa post-covid. Ma la scheda nessuno ha invitato a modificarla, e non regge la scusa dell’adeguamento alle schede di altre regioni quando la Toscana è in splendido isolamento con una legge che prevede il ballottaggio. E’ un controsenso. Il che farebbe pensare che sotto ci sia un barbatrucco per orientare il voto dei toscani. A pensar male si fa peccato? Vero. Però…».
“Giani e il Pd -commenta su Facebook il consigliere regionale Paolo Marcheschi di Fdi – cambiano la scheda elettorale. Un blitz. A 90 giorni dalle elezioni, senza discuterne, approfittando del Covid (che ci ha prolungato la legislatura). Nascosta in una legge di manutenzione. Non hanno avuto neanche il coraggio di metterla come modifica alla legge elettorale. Sono subdoli, vergognosi, truccano le regole per paura di perdere. Sono alla canna del gas. Ma gli elettori lo hanno capito, non gli servirà a niente».