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Finanziamento guardia costiera libica: Orfini (Pd) contesta voto partito e attacca Zingaretti e Guerrini

Matteo Orfini, presidente del Pd

ROMA – «Oggi al Senato il mio partito, anche con i voti di Salvini e compagni, ha deciso di rifinanziare la guardia costiera libica. Avevamo solennemente stabilito in assemblea di fare il contrario. Avevamo deciso all’unanimità di non sostenere più chi ha torturato, stuprato, ucciso. Poi, senza alcuna discussione e decisione che superasse quel voto, esattamente come sullo stop alla vendita delle armi all’Egitto, oggi abbiamo cambiato linea. E abbiamo confermato, aumentandoli, i finanziamenti. E lo abbiamo fatto sapendo tutto. Sapendo cosa fa la guardia costiera. Sapendo cosa accade in quei lager».

Lo scrive Matteo Orfini su Fb. «Il governo non ha ritenuto di voler discutere con la propria maggioranza e riunirla per cercare una soluzione accettabile. Non lo ha fatto Di Maio, ministro degli esteri. Non lo ha fatto Dario Franceschini, nostro capo delegazione. Non lo ha fatto Lorenzo Guerini, ministro della Difesa. Non lo hanno fatto gli altri nostri ministri. Nulla ha fatto Nicola Zingaretti, che avrebbe dovuto garantire il rispetto del voto dell’assemblea che lo ha proclamato segretario e che invece ha fatto perdere le sue tracce. Alcuni senatori del Pd hanno scelto di mantenere fede alla decisione che avevamo assunto e hanno votato contro. Come loro altri parlamentari di maggioranza. Li ringrazio per questo atto di coerenza e coraggio. E per il rispetto che hanno dimostrato al loro partito, a differenza di chi oggi lo ha umiliato con una decisione incredibile, inspiegabile, ingiustificabile. Ora il decreto arriverà alla Camera. Ne riparleremo».

Guardia costiera libica, Orfini, pd


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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