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Firenze: al Circolo 25 Aprile debutta «Psychophone» di Daniele Locchi

Daniele Locchi e Teresa Lamuraglia (foto Andrea Lisa Papini)

FIRENZE – Al Circolo 25 Aprile giovedì 3 settembre va in scena «Psychophone» con Daniele Locchi e Teresa Lamuraglia: una variazione sul tema della confusione fra reale e virtuale e sulle possibili manipolazioni degli ingenui utenti che la regia di Daniele Lamuraglia colloca in un’atmosfera fuori dal tempo, tra il grottesco e il surreale. Tema non del tutto nuovo (la vita reale c’è già arrivata, con truffe attuate da siti d’incontri che costruivano inesistenti partners ideali a partire da informazioni carpite per via elettronica agli utenti, che così passavano sempre più tempo a rincorrere il grande amore sul sito a pagamento), ma declinato da un punto di vista originale e con finale a sorpresa.

Il signor Davide Tarocchi, una persona equilibrata, tollerante e in pace col prossimo, un giorno compra uno smartphone sul quale è installata «Psychophone», la nuova applicazione che permette di parlare col proprio subconscio. Da quel momento la sua vita subirà una brusca accelerata, mostrata in un’ora circa di frenetica messa in scena teatrale. Le voci suadenti di centraliniste dai più svariati accenti si alternano e vanno toccare i momenti più importanti e le corde più intime della vita del protagonista, trasmettendogli  la netta sensazione che il servizio «Psychophone» sia dotato della straordinaria capacità di conoscerlo capillarmente come solo il proprio inconscio sarebbe in grado di saper fare. Ma il palcoscenico è diviso in due parti che svelano il trucco sul quale è fondata una gran parte della nostra attuale civiltà: il fronte, l’apparenza, dove Davide Tarocchi (interpretato da Daniele Locchi) usufruisce del servizio virtuale, e il retro, il reale, dove un’impiegata del call-center (interpretata da Teresa Lamuraglia) fa girare il motore di quella macchina teatrale che produce inconsci individuali e collettivi allo stesso tempo, attraverso gli strumenti delle nuove tecnologie: si vede come una centralinista utilizzi gli oggetti fisici che un tempo costituivano la nostra identità – l’album di famiglia, le pagelle e i registri scolastici, le analisi, le radiografie – per tracciare quello che oggi attraverso l’informatica è divenuto il nostro “profilo personale”, un insieme di dati privati che siamo indotti a “condividere” in momenti e applicazioni diverse, e che non riusciamo più né a gestire né a ricordare: è solo la memoria informatica, raccolta dagli algoritmi, a poterci restituire quello che un tempo era depositato in modo opaco e confuso, ma senz’altro più creativo e libero, nel nostro inconscio. Ma ogni sistema per quanto possa apparire onnicomprensivo e infallibile, mostra di avere delle piccole falle, anche perché deve ancora agire sui nostri corpi, i quali conservano la magica imperfezione appartenente alla natura, che si rivelerà nel finale.

Giovedì 3 settembre, ore 21.30

Circolo 25 Aprile (via del Bronzino 117, Firenze)

«Psychophone» di Daniele Locchi, con Teresa Lamuraglia e Daniele Locchi, e con la partecipazione di Lorenzo Cardile; regia di Daniele Lamuraglia; luci e fonica di Sandro Bechelli.

Ingresso offerta minima 5€ – Cena (farro+pizza) e spettacolo 15€

Info e prenotazioni 3478334098

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