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Atlantia: CdA approva procedura dual track, vendita o scissione

Atlantia

ROMA – Il Consiglio di Amministrazione di Atlantia annuncia di aver avviato per ASPI un processo dual track che prevede una doppia opzione: la vendita dell’intera quota dell’88% del capitale tramite processo competitivo o, in alternativa, la scissione parziale e proporzionale e conferimento di, rispettivamente, il 55% e il 33% del capitale sociale di ASPI nella neo-costituita Autostrade Concessioni e Costruzioni che si quoterà in Borsa con l’uscita di Atlantia dal suo capitale

“Preso atto delle difficoltà emerse nelle interlocuzioni con Cassa Depositi e Prestiti, fermo restando l’auspicio che queste possano essere quanto prima superate” – spiega Atlantia – il processo punta a “pervenire in ogni caso, alla dismissione della partecipazione detenuta in Autostrade per l’Italia, “in coerenza” con l’accordo di metà luglio con il Governo, mediante “un processo trasparente e di mercato e nel rispetto di tutti gli stakeholder di Atlantia e di ASPI”.

Entrambe le operazioni trovano quale necessaria condizione la finalizzazione dell’Atto Transattivo tra ASPI e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il rinnovo della Concessione, il rimborso del finanziamento concesso da Atlantia ad ASPI, l’approvazione delle autorità competenti.

La vendita diretta è rivolta sia a Cassa Depositi e Prestiti che ad altri investitori istituzionali nazionali ed internazionali ed è sottoposta ad alcune condizioni sospensive, tra cui l’eventuale acquisto della quota residua del 12% di ASPI, grazie al diritto di co-vendita a favore degli azionisti di minoranza previsto dallo Statuto) la finalizzazione dell’Atto Transattivo tra ASPI e il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

La seconda operazione a favore di Autostrade Concessioni e Costruzioni (ACC) comprende: la scissione parziale e proporzionale di una quota del 55% a favore di ACC, il conferimento in natura di una quota del 33,06% e la quotazione delle azioni di ACC sul Mercato Telematico Azionario. Ad esito delle operazioni di scissione e conferimento, i soci di Atlantia deterranno una quota del capitale di ACC del 61,86%, mentre Atlantia deterrà una quota del 38,14%, destinata – sempre nel contesto di un processo competitivo – a terzi investitori. Pertanto, dopo la scissione ciascun azionista di Atlantia verrà a detenere due titoli azionari quotati distinti, da un lato un’azione Atlantia e dall’altro un’azione di ACC (l’assegnazione avverrà in ragione di un’azione ACC per ogni azione Atlantia posseduta).

Ai fini dell’approvazione del progetto di scissione, previsto completarsi entro metà 2021, il Consiglio di Amministrazione ha conferito mandato al Presidente ed all’Amministratore Delegato di convocare l’Assemblea straordinaria degli azionisti per il giorno 30 ottobre 2020 (in unica convocazione).

“Atlantia – sottolinea una nota – completata la separazione di ASPI, diventerà una holding strategica di partecipazioni, che sarà in grado di esprimere specifiche competenze nel settore delle infrastrutture per la mobilità, e di fare leva su tale esperienza per entrare in nuovi settori infrastrutturali e condividere le best practice in maniera trasversale. Inoltre, per effetto dell’elevata diversificazione geografica, Atlantia sarà in grado di cogliere le numerose opportunità di crescita a livello globale, progredendo nel processo di internazionalizzazione avviato e proseguito negli ultimi anni”.

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