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Nardella: sicurezza terza emergenza dopo sanità e economia

Dario Nardella

FIRENZE – La terribile manifestazione è stata scatenata da un volantino: ecco, dietro questi volantini anonimi non credo ci sia solo della casualità, ci devono essere dei responsabili.
Non so se ci sia una rete nazionale o se siano cellule separate, territorio per territorio. E’ come se una violenza sopita sotto la cenere, quella degli ultras, dei movimenti estremisti, anarchici,
neofascisti, ora, con la tensione nel Paese, cogliesse l’opportunità per scoppiare. Ma lì dobbiamo essere fermi. Credo sia importante il lavoro dell’intelligence che vada a colpire la causa di questi
movimenti, così da evitare, nei prossimi mesi, quel che abbiamo già visto nelle grandi città”. Così, in collegamento con la trasmissione ‘Omnibus’ su La 7, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, è ritornato su quanto accaduto venerdì sera nel centro storico del capoluogo toscano, dove alcune centinaia di persone, che manifestavano contro le misure del governo per contenere l’epidemia di Covid-19, hanno dato vita a scontri con le forze dell’ordine, con un bilancio finale di 4 arrestati, oltre 20 denunciati e una decina di agenti di polizia feriti.
Secondo Nardella, che si dice preoccupatissimo per la tensione che sta salendo in Italia, dopo il fronte sanitario e le conseguenze socio-economiche, c’è «una terza emergenza: la sicurezza delle nostre città, perché ci sono piazze democratiche e altre dove le persone scendono semplicemente per sfasciare, fare violenza a cose e persone, e queste ultime non c’entrano niente con il disagio terribile, forte che stanno vivendo le categorie produttive del Paese».

Ovviamente per Nardella le piazze democratiche sono quelle popolate da alcuni partiti della sinistra e dai sindacati, quelle violente si debbono (lo aveva detto prima di venerdì) a iniziative di fascisti e movimenti di destra. Peccato che gli unici quattro arresti, convalidati dalla magistratura, siano finora stati eseguiti verso esponenti dell’area anarco-antagonista, come ha precisato la Digos. Ma questi per le sinistre sono solo giovani compagni che sbagliano, ma mettono a ferro e fuoco le città, lanciando bombe molotov contro le Forze dell’ordine.


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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