Migranti: Von der Leyen fa appello all’unità dei Paesi Ue, ma tutti fanno orecchi da mercante

BRUXELLES – La proposta della Commissione di un Patto sulle migrazioni e sull’asilo si basa su un’equa ripartizione di responsabilità e solidarietà. Così Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea, durante la Conferenza di alto livello sul tema della migrazione e dell’asilo in Europa.
Il nuovo sistema si basa sulla cooperazione e su forme flessibili di sostegno perchè in questo modo diamo possibilità di scelta agli Stati membri ha detto Von der Leyen. La nostra proposta è arrivata dopo intense discussioni sia con il Parlamento europeo che con tutti i Parlamenti nazionali, ma dobbiamo renderci conto che non esiste una soluzione che soddisfi tutt”. La chiave, secondo la presidente della Commissione, rimane sempre quella di trovare compromessi tra di no”. Von der Leyen ha concluso: Dobbiamo riconoscere e prendere atto delle differenze, senza che queste però ci blocchino. E aggiunge: Una soluzione per la migrazione che soddisfi tutti non esiste. Dobbiamo metterci d’accordo, venire incontro gli uni agli altri, discutere compromessi: i parlamenti nazionali, il Parlamento europeo e i governi nazionali.
Sassoli: Ue sia leader mondiale politiche di asilo L’Unione europea deve essere leader mondiale nelle politiche di asilo e immigrazione: così David Sassoli, presidente del Parlamento europeo, nel suo discorso di apertura della Conferenza di alto livello sul tema della migrazione e dell’asilo in Europa. Ci ritroviamo a discutere di questi temi pochi giorni dopo l’ennesima tragedia in mare, in cui ha perso la vita anche un bambino di soli sei mesi, ha detto Sassoli, sottolineando o temi compassionevoli verso i migranti tanto cari alle sinistre. Ci tengo a ricordare che dietro i numeri dei flussi ci sono le persone, ci sono le loro storie. Da qui bisogna partire per sviluppare una politica efficace su questi temi.
Sassoli ha aggiunto: L’Europa è un modello di democrazia, diritti, sicurezza. Per essere un attore globale credibile e autorevole dovremo mostrare unità nell’affrontare la sfida strutturale dell’immigrazione. Nell’Ue occorre creare un sistema di regole condivise per il salvataggio in mare e lo sbarco delle persone, senza criminalizzare chi salva vite in mare, come le Ong, perché adempie non solo ad un obbligo sancito dal diritto internazionale del mare, ma ad un obbligo morale. Le Ong non si toccano, altro cavallo di battaglia delle sinistre, Crediamo comunque che si tratti di fiato sprecato, alla maggior parte dei Paesi Ue sta bene questa situazione, noi italiani restiamo becchi e bastonati., grazie Europa!
