Coniugi fatti a pezzi: i carabinieri nella casa della donna arrestata. Alla ricerca di tracce degli omicidi

FIRENZE – I carabinieri del Reparto di investigazioni scientifiche hanno eseguito un sopralluogo nell’appartamento di via Felice Fontana, a Novoli, dove ha vissuto Elona Kalesha, la 36enne albanese, ex compagna di Taulant Pasho, figlio dei coniugi albanesi fatti a pezzi, Shpetim e Tauta Pasho, i cui cadaveri fatti a pezzi sono stati ritrovati in un appezzamento di terreno nei giorni scorsi in quattro valigie lungo la superstrada Firenze-Pisa-Livorno. Si cerca di scoprire, in sostanza, se c’è una casa, o un locale degli orrori, dove il duoplice omicidio può essere stato commesso. E dove, forse, sono stati tenuti nascosti i cadaveri.
Elona Kalesha è stata arrestata ieri, 23 dicembre, dai carabinieri su ordine del pubblico ministero Ornella Galeotti, con l’accusa di omicidio, occultamento e vilipendio di cadavere. Gli specialisti dell’arma sono alla ricerca di tracce e prove utili a risolvere il caso di duplice omicidio. Proseguiranno nel pomeriggio le ricerche anche nel garage di via del Pantano. Garage entrato presto negli atti dell’inchiesta, per via delle proteste dei vicini conseguenti a cattivi odori che arrivavano sia dal garage che dall’appartamento in cui viveva nel 2015 la coppia. Chi fece i sopralluoghi nella palazzina rossa, tra i comuni di Firenze e di Scandicci, rilevò solo una situazione di scarsissima igiene dovuta alla presenza di numerosi cani. Entrambe i locali sono stati posti sotto sequestro.
