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Eurozona: economia migliora leggermente ma la pandemia ha colpito gravemente settore servizi

ROMA – L’economia dell’Eurozona migliora leggermente, ma non abbastanza da indicare una crescita dell’attività, a causa dell’impatto della pandemia che ha colpito il settore dei servizi in modo più marcato del manifatturiero. Lo confermano gli ultimi dati del PMI dei servizi pubblicati da Markit, che sintetizzano le aspettative dei direttori acquisto delle aziende del terziario.

A dicembre l’indice PMI dei servizi dell’Eurozona è risalito a 46,4 punti dai 41,7 punti di novembre, ma risulta inferiore ai 47,3 punti del consensus. Il PMI composito, che incorpora anche il dato del manifatturiero, si attesta così a 49,1 punti dai 45,3 precedenti e risulta inferiore ai 49,8 del consensus. Il dato resta anche sotto la soglia dei 50 punti, che fa da spartiacque fra contrazione ed espansione dell’attività.

L’Italia vede il PMI dei servizi ristagnare a 39,7 punti, sotto le attese (45,3 punti), anche se in miglioramento dai 39,4 precedenti, mentre l’indice composito sale a 43 da 42,7,4. La Francia registra un incremento del PMI servizi a 49,1 da 38,8 (consensus 49,2) e del composito a 49,5 da 40,6 (consensus 49,6). La Germania vede salire il PMI servizi a 47 da 46 (sotto il consensus di 47,7), mentre il composito si rafforza a 52 da 51,7 (atteso 52,5). Infine, la Spagna segnala un PMI servizi in miglioramento a 48 da 39,5 e fa meglio delle attese (45 punti).

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