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Palermo, immigrazione: Salvini a processo per il caso Open Arms. Rischia 15 anni

Nave Open Arms

PALERMO – Attesa domani mattina per il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno Matteo Salvini nell’aula bunker di Palermo per l’udienza relativa alla vicenda della Open Arms. Salvini e’ accusato di sequestro di persona per via del suo divieto di fare sbarcare, nell’agosto del 2019, 107 migranti salvati dalla Ong spagnola.

Nel processo si sono costituiti parte civile la stessa organizzazione non governativa iberica e cinque migranti attualmente residenti in Germania. Il gup Lorenzo Jannelli, che presiedera’ l’udienza, dovra’ decidere se rinviare a giudizio Salvini o proscioglierlo dall’accusa. A rappresentare l’accusa il procuratore aggiunto Marzia Sabella e il sostituto Calogero Ferrara.

Non e’ l’unica inchiesta che pende sul capo dell’ex titolare delViminale. Un’altra aperta a Catania, stavolta per la vicenda relativa alla nave “Gregoretti”. Ma su questo fronte la Procura etnea ha gia’ avanzato la richiesta di proscioglimento. L’udienza di domani sara’ a porte chiuse. Salvini come gia’ accaduto a Catania si presentera’ in aula accompagnato dall’avvocato Giulia Bongiorno. L’orario di inizio e’ fissato perle 9,30. Intanto Salvini si dice “tranquillo e dispiaciuto. Ritengo che la giustizia italiana potrebbe investire tempo e denaro per i delinquenti veri”, come ha detto incontrando i giornalisti a margine di una visita in via D’Amelio, a Palermo, per rendere omaggio al giudice Paolo Borsellino. “Come tutti i cittadini italiani, se sono chiamato in tribunale, ci vado. A Palermo come a Catania entrero’ a testa alta e orgoglioso di quello che ho fatto. Di solito un presunto colpevole rinnega, mentre io rivendico con orgoglio di aver salvato vite, di aver difeso confini, dignita’ e sicurezza. I morti in mare sono aumentati dopo la mia uscita dal ministero, quindi vado ad ascoltare.

Quindici anni di galera, poi non so se si possono sommare agli altri quindici di Catania, e facciamo 30, cifra tonda. Sorrido. Quando si fa il ministro – e quando tornero’ al governo – so che si corrono rischi. Se lo rifarei? Non lo rifarei, lo rifaro’. Lo dico in anticipo. Salvare vite, combattere i trafficanti di esseri umani e proteggere i confini di un paese sono un dovere”, ha aggiunto Salvini.

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Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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