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Nardella critica la Direzione del Pd, autoreferenziale e lontana dalla realtà

Il sindaco di Firenze, Dario Nardella

FIRENZE – Il sindaco Dario Nardella esprime forti critiche al’establishment del Pd: «Siamo in un momento storico decisivo, per la politica in generale, ma soprattutto per il Pd: o si cambia davvero, o si rischia l’estinzione. Quello che più mi preoccupa è che sta diventando il partito dell’establishment: autoreferenziale, lontano dal Paese reale e legato all’apparato romano, in cui comandano esclusivamente le correnti, che non si dividono sulle idee ma sui posti».

E il sindaco ne ha anche per Bettini e Zingaretti: «A Bettini dico che un congresso in piena pandemia non ha senso, che quell’alleanza non ha prospettiva strategica, e che le sue posizioni sono inspiegabili, anche perché non si è mai capito a nome di chi parla, e con quale incarico abbia negoziato con Renzi durante tutta la crisi». E a Zingaretti «Caro Nicola, trova la forza di cambiare il Pd. Perché il vero punto è questo: le alleanze possono arrivare solo dopo la costruzione di un chiaro profilo identitario»

Gli risponde a tono su Facebook Marco Miccoli, responsabile Lavoro Pd: «Scusa Dario Nardella, ma oltre a questa serie di accuse e offese alla Borghezio della prima ora, cosa proponi esattamente? Il ritorno al partito isolato e perdente del 2018? O rincorrere chi come Renzi ha provocato quelle macerie ed ora viaggia con un consenso che va dal 2% al 3%? A parte la proposta di dare vita al sindacato degli eletti, sembra più un attacco personale e stizzito che non ha niente di politico. Un abbraccio».

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