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Attanasio e Iacovacci: le salme arrivate in Italia. Accolte da Draghi a Ciampino

La partenza dell’aereo dall’aeroporto congolese di Kinshasa
(Photo by ALEXIS HUGUET / AFP)

ROMA – Sono tornati nella notte. In un’Italia addolorata e in lutto per la loro uccisione. L’aereo di Stato con a bordo i feretri dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere Vittorio Iacovacci, uccisi in Congo, è atterrato all’aeroporto militare di Ciampino, a Roma, intorno alle 23,10 di martedì 23 febbraio. Ad attenderli, il presidente del Consiglio Mario Draghi, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio e il ministro della Difesa Lorenzo Guerini. Le autopsie sui corpi in mattinata al Policlinico Gemelli di Roma. La vedova e le tre figlie di Luca Attanasio arriveranno oggi, 24 febbraio. Secondo quanto reso noto dal sindaco di Limbiate, Antonio Domenico Romeo.

Attanasio era sposato da alcuni anni con Zakia Seddiki e dal matrimonio era nata una bimba di quasi 4 anni e due gemelline di poco più di due anni e mezzo.I genitori e la sorella dell’ambasciatore sono partiti da Limbiate per Roma. I familiari, visibilmente provati, sono stati aiutati a caricare dei bagagli. Il suv è quindi ripartito scortato da un’auto dei carabinieri.

«In trenta secondi sono passati i ricordi di una vita, ci è crollato il mondo addosso. Sono cose ingiuste, che non devono accadere. Per noi la vita è finita». Così Salvatore, il papà dell’ambasciatore Luca Attanasio, ha spiegato all’ANSA il momento in cui ha appreso della morte in un agguato del figlio.

Il Comune di Sonnino, in provincia di Latina vorrebbe intitolare la locale caserma dei carabinieri alla memoria di Vittorio Iacovacci. «Noi oltre ad indire il giorno di lutto cittadino in concomitanza con i funerali, vogliamo chiedere ai vertici dell’Arma di intitolare la caserma dei carabinieri di Sonnino a Vittorio Iacovacci», ha detto il sindaco Luciano De Angelis.

I carabinieri del Ros, giunti in Congo su delega della Procura di Roma, acquisiranno i verbali delle testimonianze raccolte dagli inquirenti locali delle persone presenti sul luogo dell’agguato. Tra questi anche il racconto del funzionario italiano del Wfp, Rocco Leone, l’italiano superstite. Tra l’attività che i carabinieri del Ros svolgeranno in Congo c’è anche quella relativa alle armi utilizzate dai ranger intervenuti nel luogo dell’agguato all’ambasciatore Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci. I Ros acquisiranno informazioni sulle armi in dotazione al corpo che si occupa di vigilare il Parco del Virunga. Secondo una ricostruzione, vi sarebbe stato uno scontro a fuoco tra i ranger e i rapitori ed è in questa fase che avrebbero perso la vita i due italiani.

Il capo di Stato congolese Félix Antoine Tshisekedi ha deciso di inviare oggi a Roma un suo emissario per portare una lettera personale al presidente del Consiglio italiano Mario Draghi. Lo scrive il sito Cas-Info sintetizzando un comunicato della presidenza della Repubblica democratica del Congo sull’uccisione dell’ambasciatore Luca Attanasio e del carabiniere carabiniere Vittorio Iacovacci. Il presidente congolese ha reso visita alla vedova dell’ambasciatore italiano.



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