Covid: Toscana verso conferma arancione. A mezzogiorno cabina di regìa con Draghi
ROMA – C’è grande attesa, oggi 26 marzo,per i nuovi dati del monitoraggio che stabiliranno i nuovi colori delle regioni in base alla curva dei contagi. Il Lazio, che ha un Rt di 0.99, spera di tornare in arancione, così come la Toscana che spera di restarci,l anche se i Dal sabato di Pasqua, comunque, tutta Italia tornerà rossa fino a Pasquetta. Oggi è in programma anche la cabina di regia convocata dal premier Mario Draghi. Sul tavolo il nuovo decreto legge. Le incognite restano quelle delle scuole, ritorno ai colori tradizionali (compreso il giallo) e lo spostamento tra regioni.
La cabina di regia sull’emergenza Coronavirus convocata oggi dal premier Mario Draghi per discutere del nuovo decreto Covid dovrà confrontarsi con quasi 24 mila tamponi positivi e altri 460 morti nelle ultime 24 ore. Numeri sempre drammatici – ormai anomalo quello delle vittime rispetto ad altri grandi Paesi europei – che condizionano le ipotesi di riaperture dopo Pasqua, alla scadenza del provvedimento ora in vigore, il 6 aprile. Il decreto legge con le nuove misure dovrebbe arrivare in Consiglio dei ministri nei primi giorni della prossima settimana, forse martedì. In ballo ci sono il ritorno a scuola, che il premier e alcuni ministri vorrebbero anche in zona rossa, il ripristino del sistema originario dei colori – compreso il giallo sospeso in questo periodo -, con le decisioni sugli spostamenti tra regioni e sulle attività produttive. Una strategia per le prossime settimane che vede confrontarsi linee molto diverse all’interno dell’esecutivo di Draghi.
Il premier intende anche questa volta, nelle decisioni sulle misure anti contagio, farsi guidare dalle indicazioni della scienza e dunque dai dati epidemiologici. La speranza per ora è che nei 12 giorni che mancano al 6 aprile la curva dei contagi inizi a raffreddarsi, ma dopo qualche timido segnale incoraggiante negli ultimi giorni, ieri e oggi c’è stata la doccia fredda con quasi mille morti e 45 mila positivi. Segnali che uniti alla lentezza della campagna vaccinale – di cui fanno le spese soprattutto i più anziani, la categoria maggiormente colpita dai decessi – potrebbero alimentare gli argomenti dei ministri rigoristi, tra cui vengono collocati il ministro della Salute Roberto Speranza, il ministro della Cultura Pd Dario Franceschini e Stefano Patuanelli (Agricoltura, M5S). L’ipotesi che prevale tra i ministri più prudenti è quella di prolungare le restrizioni attuali oltre Pasqua.