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Fiorentina in vantaggio con Vlahovic (che esulta come Luca Toni), ma pareggia Morata (1-1). Pagelle

Dusan Vlahovic esulta alla Luca Toni dopo il suol gol: il diciassettesimo del campionato (Foto Violachannel)

FIORENTINA – Un punto per la salvezza. Ma tanta soddisfazione per averlo strappato alla Juventus, dopo l’illusione, alla fine del primo tempo, di poter addirittura vincere la partita. Il rigore per fallo di mano di Rabiot era nettissimo e Vlahovic l’ha trasformato salendo a 17 gol nella classifica dei marcatori. Ha aggiunto l’esultanza alla Luca Toni, girando la mano intorno all’orecchio, per ascoltare un boato che, colpa del covid, non c’è potuto essere. Non voglio tuttavia recriminare troppo per la mancata vittoria. Il pareggio è sostanzialmente giusto. La Juve, dopo i primi 45′ davvero scadenti, è salita molto. Anche se ha avuto la fortuna di trovare il gol in avvio di ripresa, dopo nemmeno un minuto di gioco. Gran giocata di Morata che salta Quarta ed evita Igor. Il portiere? E’ rimasto fermo, non ha saltato. Pagella insufficiente, almeno stavolta. Fiorentina buona, devo dire. E molto buona nel primo tempo. Ma forse anche per demerito della Juve. Pirlo si è accorto delle difficoltà e ha inserito due giocatori capaci di cambiare volto alla squadra: Morata, capace di trovare subito il pari, e Kulusevski, assolutamente bel giocatore. Mentre ha deluso Cristiano Ronaldo: in agguato, pronto a colpire, ma mai veramente in partita. Pirlo merita il 6,5 per queste scelte. Così come lo merita Iachini, il 6,5, perchè, onestamente, ha saputo preparare e condurre la partita piuttosto bene. Approvo anche la sostituzione di Ribery, che ha dato un altro saggio della sua classe immensa: in alcune occasione ci volevano tre bianconeri per marcarlo. E Pirlo aveva paura. Ma allora, una Fiorentina capace di strappare quattro punti alla Juve nel doppio condronto, perchè non ha anbcora raggiunto la salvezza? E’ un mistero che cercheremo di svelare. Magari avesse giocato, la squadra viola, come ha saputo fare contrio i bianconeri: all’andata, certo, ma anche oggi. Fiorentina capace di esprimere compattezza e intensità. Potrebbe essere Commisso a chiedere ai giocatori perchè sono stati così altalenanti. Aspettiamo di conoscere la risposta.

Castrovilli in azione (Foto ANSA)

TIFOSI– Ci vogliono essere, in qualche modo, i tifosi viola: fanno esplodere fuochi d’artificio fuori dal Franchi, lato curva Fiesole, anche se alle 3 del pomeriggio si sentono i botti e si perde l’effetto, sempre affascinante, dei colori. In tribuna Rocco Commisso e… Iachini preferisce Igor a Biraghi e conferma Venuti e Castrovilli. Indietro resta fuori Quarta. La Juve, priva di Chiesa, schiera davanti Ronaldo e Dybala. Fiorentina subito aggressiva, ma la Juve ha un centrocampo che fa filtro e imposta la ripartenza. La Juve fa passare almeno tre minuti fra passaggi orizzontali e melina in attesa di trovare un varco. Juve molto motivata. Cuadrado e Ramsey provano ad aprire la difesa viola che, per il momento, è compatta.

RIBERY I– Appena tocca la palla, Ribery si trova tre avversari addosso. Ma lui non molla. Dialoga con Amrabat che al 9′ viene buttato giù a tre quarti. Punizione di Pulgar e Ramsey libera l’area anticipando Vlahovic. Al 12′ ottima ripartenza viola con Ribery che intercetta un passaggio sbagliato bianconero, avanza per almeno 20 metri e serve Vlahovic, lanciato in area, ma anticipato da Szczesny. Vlahovic carambola a terra. Dalla panchina viola si grida al rigore: che proprio non c’è. L’arbitro va invece a sincerarsi che non abbia problemi il portiere bianconero. Che si rialza. Al 16′ ancora Ribery protagonista: conquista il pallone e fa partire Igor sulla sinistra che traversa al centro dove nessuno ci arriva.

PALO – Il primo vero tirto in porta della partita arriva al18′: Milenokovic da destra, fuori area, scaraventa una legnata che Szczesny devia in tuffo. Sugli sviluppi dell’angolo è Venuti che si trova un buonissimo pallone che lui spreca. Al 20′ ancora un tiro da lontano: è di Pulgar che, con deviazione di Chiellini, colpisce il palo. E finisce fra le braccia del portiere. Peccato! Un minuto dopo Vlahovic è spinto da Bonucci in area e va giù. Rigore? Ci sta. Massa invece fa proseguire. E’ una bestemmia fischiare un rigore contro la Juve? Questo, molto onestamente, ci poteva stare. poteva stare.

VLAHOVIC – Al 24′ lancio di Ribery, interviene in modo maldestro Szczesny che pasticcia e perde il pallone. Rimedia Bonucci. Ma al 27′ mano netta di Rabiot. Massa fa proseguire. Ma interviene Giacomelli dal Var. L’arbitro va al monitor. Torna in campo e indica il dischetto del rigore. Era l’ora! Batte Vlahovic con una sorta di cucchiaio: Szczesny spiazzato e Fiorentina in vantaggio. Diciassettesimo gol per Dusan. Bene davvero. Buonissima Fiorentina fin qui. Ma verrebbe da mordersi le mani: perchè non hanno sempre giocato così?

AMRABAT – Esplode, fuori dal Franchi, l’entusiasmo dei tifosi viola. Mentre sul campo i viola continuano a macinare gioco stile caterpillar. La Juve, a parte Cuadrado che si butta su ogni pallone, sembra spenta, addirittura annichilita. Proprio su Cuadrado prima ammonizione viola: giallo per Igor. Al 40′ su conseguente punizione dello stesso Cuadrado, De L:igt reclama a gran voce non si sa che cosa. Juve comunque vicinissima al pareggio al 43′: Dybala parte bene da destra, evita il ritorno di due viola, e scodella un pallone perfetto, a centro area, per Ramsey che calcia con Dragowski in uscita. Il tocco sembra letale. E invece finisce fuori. Rischio enorme, ma è andata bene. Il primo tempo sta finendo. Due i minuti di recupero. Al termine dei quali Milenkovic sparacchia fuori. Ma bene così, davvero bene. Fiorentina concentrata, concreta, soprattutto mostrando grande intensità. Con Amrabat e Ribery su tutti. Amrabat libero dai compiti di regìa sta tornando ai livelli veronesi. L’augurio? Che nella ripresa non ricompaiano in fantasmi della partita con il Sassuolo, anche se è sicuro che la Juve cambierà atteggiamento. Troppo apatica e inconcludente quella vista finora. Non ha fatto, in pratica, nemmeno un tiro nello specchio della porta di Dragowski.

MORATA – In avvio di ripresa Iachini sostituisce Venuti, che aveva lamentato un problema muscolare. Entra Quarta. Pirlo fa due cambi: fuori Bonucci e Dybala e in campo Kulusevski e Morata. Proprio Morata, al quarantacinnquesimo secondo di gioco, salta il subentrato Quarta, entra in area da destra e pareggia. Dragowski non ci arriva e vede il pallone sfiorare il palo ed entrare in rete alla sua destra. Peccato. E’ arrivato troppo presto questo pareggio. La Fiorentina però non si scompone. Al 7′ Ribery viene brutalizzato da De Ligt. Punizuione di Pulgar che va oltre la traversa solo di qualche centimetro. Non basta: al10′, dopo uno show di Ribery, Pulgar mira l’angiolo sinistro basso di Szczesny che arriva a deviare con la punta delle dita.

RIBERY II – Incursione di Ribery in area juventina, da sinistra, al 15′: lo affrontano ma non lo toccano. Lui va giù e si lascia scappare un gesto di stizza, accompagnato dalla frase secca: «Campo di merda!». La Juve replica con un tiro di Kulusevski di poco a lato e con un allungo di Ronaldo murato in angolo. Pirlo sostituisce Ramsey con McKennie, ossia il giocatore che potrebbe venire alla Fiorentina cambio di Castrovilli. Verosimile? Secondo me no. Iachini risponde sostituendo Igor con Biraghi e Ribery con Kouamè. Ribery esce fra gli applausi della panchina. Pervchè? Igor era sulle gambe. E anche Ribery sembrava provato. Ma il suo voto non può essere inferiore a 6,5.

BIRAGHI – La Juve sta crescendo. Kulusevski, dalla sua parte, è sempre insidioso. La Fiorentina ha perduto una buona occasione in ripartenza (37′) con Castrovilli che si è fatto murare al momento del tiro. Iachini lo toglie e manda in campo Eysseric. Biraghi mette giù Cuadrado fuori area e prende il giallo. La fase difensiva, per lui, è sempre un problema. Tre minuti di recupero. Pirlo fa cenno ai suoi di provarci. La Fiorentina non deve farsi schiacciare e cadere in trappola. Fallaccio di Bentancour su Kouamè che avrebbe potuto imbastire una buona ripartenza. Fallo tattico. E poco dopo l’arbitro chiude il match. Buon risultato, non c’è che dire. Quattro punti presi alla Juve sono un buonissimo bottino. Peccato quelle partitacce che, almeno oggi, non voglio ricordare.

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Sandro Bennucci

Direttore del Firenze PostScrivi al Direttore

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