Superlega: Real Madrid, Barca e Juve non sono pentiti. E attaccano l’Uefa

MADRID – I ribelli non vogliono accuse, nè sanzioni. I club fondatori della Superlega, Real Madrid, Barcellone e Juventus, deferiti agli organi disciplinari dell’Uefa, hanno scritto una vibrata lettera di protesta. Affermando: «Abbiamo ricevuto, e continuano a ricevere, inaccettabili pressioni, minacce e offese al fine di ritirare il progetto proposto e desistere dal loro diritto/dovere di fornire soluzioni all’ecosistema del calcio mediante proposte concrete e un dialogo costruttivo».
E infine: «Siamo pronti a riconsiderare l’approccio proposto, per quanto necessario. Tuttavia, saremmo altamente irresponsabili qualora, consapevoli dei bisogni e della crisi sistemica del settore calcistico che ci hanno indotti ad annunciare la Super League, abbandonassimo la missione di fornire risposte efficaci e sostenibili alle questioni esistenziali che minacciano il settore calcistico. I dodici club fondatori hanno condiviso come la Super League rappresenti un’opportunità unica per offrire ai tifosi in tutto il mondo il miglior spettacolo possibile e per rafforzare l’interesse globale nel calcio, che non è un fatto immutabile e che è soggetto a nuovi trend generazionali».
E’ il comunicato-protesta diffuso questa mattina, 8 maggio, da Juventus, Barcellona e Real Madrid, club deferiti per il progetto dagli organi disciplinari competenti dell’Uefa, che invece ha disposto il reintegro degli altri nove club (Milan, Inter, Arsenal, Chelsea, Atletico Madrid, Liverpool, Manchester City, Manchester United e Tottenham) fondatori della Superlega. Nella nota, i tre club deferiti fanno notare che il progetto Super League è stato concepito congiuntamente dai dodici club fondatori. Ed elencano le ragioni che, lo scorso 18 aprile, hanno portato le società ad annunciare la loro volontà di creare la Super League e di instaurare un canale di comunicazione con UEFA e FIFA, in un costruttivo spirito di collaborazione tra le parti, così come reso noto a ciascuna di esse nella stessa data.
«Ci rincresce – si legge ancora – vedere come i club nostri amici e partner fondatori della Super League si trovino ora in posizione incoerente e contraddittoria avendo sottoscritto ieri numerosi impegni con Uefa. Tuttavia, poiché permangono i problemi concreti che hanno portato i dodici club fondatori ad annunciare la Super League alcune settimane fa, ribadiamo che, per onorare la nostra storia, per ottemperare agli impegni assunti nei confronti dei nostri stakeholders e dei nostri tifosi, per il bene del calcio e per la sostenibilità finanziaria del settore – proseguono i tre club – abbiamo il dovere di agire in maniera responsabile e di perseverare nel raggiungere i nostri obiettivi, nonostante le continue ed inaccettabili pressioni e minacce ricevute da Uefa».
