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Funerale di Luana, il vescovo: «Inaccettabili i corpi straziati sul lavoro». L’omaggio di Monica Guerritore

I funerali di Luana D’orazio, la 22enne morta il 3 maggio in un incidente sul lavoro a Prato, nella parrocchia del Cristo Risorto di Agliana (Pistoia)
ANSA/ LUCA CASTELLANI

AGLIANA (PISTOIA) – Invoca un cambiamenrto culturale, monsignor Fausto Tardelli, vescovo di Pistoia, celebrando il funerale di Luana D’Orazio, 22enne madre di un bambino di 5 anni, morta schiacciata nell’orditoio di Oste di Montemurlo. «E’ una lunga, lunghissima litania quella dei morti sul lavoro. E’ una litania che si allunga ogni giorno senza arrestarsi. Due, tre vittime al giorno. Qualcosa di inaudito. Di inaccettabile. Le cose devono cambiare. Aldilà di ogni schieramento politico. Dobbiamo cambiare questo inaccettabile stato di cose!».

«Occorre – ha continuato il vescovo Tardelli nella chiessa parrocchiale di Spedalino Asnelli – un cambiamento culturale sul modo di intendere i lavoro e così “renderebbe impossibili le morti che ora piangiamo”. “La sua storia ha commosso l’intero Paese. Ma il suo corpo straziato è qui a nome di tutti gli altri corpi straziati ogni giorno sui luoghi di lavoro».

La famiglia di Luana, per l’ultimo saluto, ha scelto la chiesa del paese dove la giovane è cresciuta e viveva. «Luana e tutti gli altri – ha detto ancora monsignor Tardelli – oggi stanno qui, in piedi davanti a noi: ci guardano, ci osservano e ci chiedono conto: ci dicono che non bastano le emozioni forti, non basta che ci commuoviamo per un momento: occorrono impegno e responsabilità, concretezza, determinazione e scelte coraggiose; occorre che le cose cambino. Dio, per parte sua, sa compensare oltre ogni misura tutte le vittime innocenti della storia, quelle che la storia fatta dagli uomini produce in misura enorme. Dio sa come dare pienezza di vita a chi non è riuscito ad averla quaggiù sulla terra. Sa come soddisfare i sogni più belli che ogni vittima innocente porta nel cuore e che anche Luana portava dentro di sé. Lui sa asciugare le lacrime, curare le ferite, colmare con il suo infinito amore ogni vuoto. Ma ciò che Dio promette e compie, non ci esime dal prendere oggi qui le nostre responsabilità, davanti ai nostri fratelli e alle nostre sorelle morte sul lavoro».

Alla cerimonia funebre ha partecipato anche la titolare della ditta tessile, Luana Coppini, dove è avvenuto l’incidente mortale, insieme ai colleghi di lavoro. La Coppini, che è indagata dalla Procura di Prato per omicidio colposo in conseguenza della mancata osservanza delle norme sulla sicurezza del lavoro, era accompagnata dal marito. E’ intervenuto anche il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che in occasione delle esequie ha proclamato il lutto regionale. «Spero che tutti i toscani dedichino a Luana un pensiero – ha detto Giani – E spero che questo pensiero si accompagni al pensiero per tutti coloro che se ne sono andati per incidenti sul lavoro, con l’obiettivo delle istituzioni di fare di tutto, creare tutte le condizioni perché non avvenga più”.

In chiesa anche molti amministratori locali, autorità oltre ai parenti e agli amici. A sorpresa, tra i presenti al funerale anche l’attrice Monica Guerritore. «Ho parlato con la madre di Luana – ha raccontato – e mi ha detto che il suo sogno era quello di diventare attrice. E aveva anche talento, ho visto dei piccoli filmati che aveva fatto. Luana questo sogno non ha potuto realizzarlo, il mondo che lei avrebbe voluto frequentare le rende ora omaggio. Per questo motivo partecipo all’ultimo saluto. La madre mi ha detto che, così, Luana si metterà a ballare dalla gioia. Penso che lei sarà molto contenta di sapere che il mondo dello spettacolo era accanto a lei».

Al termine della cerimonia, la bara è stata accompagnata fuori dalla chiesa tra gli applausi e il lancio in cielo di palloncini bianchi con le foto di Luana e dei suoi amici tra la commozione generale. La salma è stata poi tumulata nel cimitero di Agliana, a poche centinaia di metri dalla casa dei genitori della ragazza, con  i quali resterà, circondato da straordinario affetto, il bambino di 5 anni.

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Gilda Giusti

Redazione Firenze Post

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