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Italia-Austria (stasera, ore 21, Rai1): azzurri per un sogno. Contro i bianchi del ct Foda (che è veneto). Formazioni

Lorenzo Insigne

LONDRA – Ostacolo non impossibile, l’Austria, per l’Italia di Mancini. Ma comunque da battere, per ritrovarsi poi davanti Lukaku o Ronaldo (tre e cinque reti segnate), due re del gol mondiale. Quello con lo stadio Wembley, stasera, sabato 26 giugno 2021 (ore 21, diretta su Rai1) è un appuntamento speciale per l’Italia, non solo perchè ci sono molti nostri connazionali nelle vicinanze, ma i presenti saranno 1.200 dei 22.500 ammessi allo stadio. In passato, l’Italia venne a vincere due volte con i gol di Capello e poi di Zola. Alla vigilia della prima vittoria azzurra, (anno 1973, ct era Ferruccio Valcareggi), i giornali inglesi parlarono degli italiani come una squadra di camerieri. Era il giorno del matrimonio della principessa Anna d’Inghilterra con il bel dragone Mark Philips. Il gol dei Capello rovinò la festa alla famiglia reale. Stavolta Wembley è campo neutro e non ci sono di mezzo inglesi (salvo l’ex poliziotto Taylor, l’arbitro). Sia pure con tutti gli intralci che le varianti del Covid-19 ha procurato, tanto da mettere in dubbio la disputa a Londra della fase finale degli Europei, sara’ una partita speciale. Italia-Austria è partita dai precedenti storici illustri, sin dai tempi del Wunderteam e da quelli di Sindelar e Meazza, eroi d’altri tempi. All’inizio, gli austriaci vincevano sempre per la rabbia dei nostri nonni che erano stati alle prese con l’Impero.

MANCINI – Adesso il panorama è cambiato e al pallone siamo meglio noi. Non è solo il miglioramento del record di Pozzo (30 partite senza sconfitte) l’obiettivo della Nazionale di Mancini. Adesso che si è arrivati alla fase dell’eliminazione diretta, bisogna badare a restare in carreggiata, traguardo abbordabile contro l’Austria, ma piu’ difficile -come detto- nelle gare successive. E’ tuttavia inutile fasciarsi la testa prima di essersela rotta. L’Italia e’ tra le squadre che hanno fatto meglio finora e semmai saranno gli altri a preoccuparsi degli azzurri. Se infatti andiamo a vedere le classifiche della prima fase, tre sole squadre hanno vinto sempre: Belgio, Italia e Olanda. Gli azzurri hanno una differenza reti di 7-0, il Belgio di 7-1 e l’Olanda di 8-2. Adesso tutto è azzerato e si ricomincia daccapo. Detto questo, l’Italia sarà più fresca, avendo giocato un giorno prima degli austriaci, roba di poche ore. Ma con impegni così ravvicinati, sarà un particolare non trascurabile. Inoltre gli austriaci si sono qualificati con maggiori traversie rispetto all’Italia e, non ultimo, il valore tecnico delle squadre non è lo stesso. Il duello-chiave sara’ quello fra Jorginho e Sabitzer in mezzo al campo, ma superare lo sbarramento difensivo avversario presenterà qualche difficoltà, anche se la squadra di Foda ha subito tre gol e quella azzurra nessuno.

CT AUSTRO-VENETO –  I giornali ci hanno rivelato che l’ex interista Arnautovic produce vodka; che Alaba è figlio di un dj e di una miss; che Hinteregger pilota elicotteri e quindi sappiamo tutto degli avversari. Come loro di noi. Per la questione dell’inginocchiamento decideremo tutti insieme, ha detto Bonucci. Ma non sembra ci siano state richieste. Bonucci ha aggiunto che l’AUSTRIA ha grandi qualita. Mancini ha mantenuto un profilo basso: «Vorremmo tornare a Wembley e ci vogliono due vittorie Per rivedere questo campo. Non sarà facile». Ma qualcuno avrebbe voluto la dichiarazione di un’altra guerra di Indipendenza contro L’Austria, per completare il panorama. Il ct austriaco, Franco Foda, è veneto di origini, ma cresciuto fra Austria e Germania. Il padre di Foda, Enrico, nacque nel 1935 a San Lorenzo, piccola frazione di Vittorio Veneto, nell’Alto trevigiano. Enrico Foda tentò l’avventura in Germania, partendo per Magonza, nel 1959. Proprio nella località che diede i natali al figlio Franco, aveva conosciuto  sua moglie, da cui nacquero, oltre al ct dell’Austria, anche gli altri tre figli Daniela, Klaus e Andrea.  I parenti del ct austriaco , abitanti a Vittorio Veneto, ricordano le trincee della Grande Guerra e non hanno dubbi: «Tiferemo Italia e grideremo a squarciagola forza azzurri!»

TIFOSI ITALIANI – Intanto l’Uefa ha reso noto che per la partita Italia-Austria Wembley sarà sold out (capienza consentita poco meno di 22mila spettatori pari al 25%). Per quanto riguarda i tifosi italiani, dovrebbero essere circa 1200 tutti residenti nel Regno Unito. Quindi niente tifo azzurro in arrivo dall’Italia, ma sostegno di sapore casalingo dagli spalti comunque garantito. Il proverbiale dodicesimo uomo in campo della nazionale di Roberto Mancini, attesa dalla sfida dentro o fuori con l’Austria per gli ottavi di Euro2020 a Wembley, ci sarà: sotto le mentite spoglie di tanti italiani di Londra già in possesso del biglietto – o pronti a provare a procurarselo in extremis – per non non far mancare il calore d’una patria extra confine a Chiellini e compagni. Aperto al momento per una metà della capienza dalle autorità britanniche, nonostante la perdurante allerta sul rimbalzo dei contagi Covid alimentati dalla variante Delta (ex indiana) del virus, il leggendario stadio londinese è destinato ad accogliere una rappresentanza non irrilevante dell’imponente comunità di connazionali trapiantati nel Regno di Elisabetta – in primis in riva al Tamigi – a centinaia e centinaia di migliaia. Una comunità che in larga parte – Brexit o non Brexit, pandemia o non pandemia – sull’isola intende restarci. In assenza dei viaggi dei tifosi dalla madrepatria (bloccati dalle regole draconiane sulla quarantena precauzionale tuttora in vigore per gli ingressi in Gran Bretagna dall’Italia come dalla gran maggioranza delle nazioni del mondo) la nazionale tricolore avrà così modo di consolarsi.

BIGLIETTI A 50 EURO – Gli expats di casa nostra ammessi a passare liberamente attraverso i cancelli di Wembley saranno migliaia, scrive «Londra, Italia», giornale online che dà voce alla sete d’informazione di marca nostrana degli italo-londinesi: privilegiati come sono stati da Uefa e Figc nella corsa all’accaparramento dei tagliandi disponibili. In particolare quelli in possesso della speciale card ribattezzata Vivo Azzurro che ha garantito da martedì l’offerta via email di accesso a un link personalizzato e facilitato alla piattaforma di ticketing online in vista di Italia-Austria. Essere residenti nel Regno Unito e avere la card sono state indicate come le uniche clausole per mettere le mani sui biglietti (fino a un massimo di 4 per acquirente registrato): inclusi – al prezzo politico di non più di 50 euro – quelli ambitissimi di categoria 3 in grado di garantire una visione panoramica a tutto campo del celebre tappeto di Wembley. Più dura è invece la sfida per chi ha voluto, o dovuto, ricorrere ai canali standard del sito ufficiale Uefa. Dove tutto risulta sold-out già da un paio di giorni, compresi i posti di tribuna deluxe della categoria A venduti a 185 euro ognuno. A livello sanitario, le condizioni da soddisfare per poter mettere piede nello stadio sono poi quelle in vigore per tutti, cittadini britannici e non, in base alle regole Covid attuali valide per qualsiasi evento pubblico collettivo autorizzato: ossia un test negativo non più vecchio di 48 ore e la certificazione del doppio vaccino ricevuto almeno 15 giorni prima della partita.

 

Le probabili formazioni

Italia (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Bonucci, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti (Locatelli); Berardi, Immobile, Insigne. All. Mancini.

Austria (4-3-2-1): Bachmann; Alaba, Hinteregger, Dragovic, Lainer; Grillitsch, Laimer, Schlager; Sabitzer, Baumgartner; Arnautovic. All. Foda.

Arbitro: Anthony Taylor (Inghilterra)

Diretta tv ore 21 Raiuno

biglietti a 50 euro, Italia-Austria, mancini, tifosi italiani, Wembley


Sandro Bennucci

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