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Prato: cinese arrestato con l’accusa di sequestro di persona e omicidio

PRATO – Ha 29 anni ed è di origine cinese: è stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona a scopo di estorsione e di omicidio, entrambi i reati sarebbero stati commessi in concorso con tre connazionali sui quali sono in corso accertamenti e riscontri. I carabinieri del comando provinciale di Prato, che hanno condotto le indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, hanno eseguito il fermo del cittadino cinese e lo hanno trasferito in carcere in base all’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Firenze Federico Zampaoli.

Le indagini sono scattate a seguito della denuncia di sequestro di persona a scopo di estorsione di un 33enne cinese avvenuto la mattina del 26 aprile scorso. L’11 giugno il 29enne era gia’ stato colpito da un decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dal pm Giuseppina Mione, della Dda di Firenze, convalidato poi dal gip del Tribunale di Prato con provvedimento del 14 giugno.

Le indagini svolte soprattutto attraverso l’analisi dei tabulati delle utenze telefoniche e l’incrocio del tracciato gps presente sull’autovettura in uso all’uomo, noleggiata presso un’officina di Prato tre giorni prima del sequestro, hanno permesso di appurare – spiegano gli investigatori – il coinvolgimento del 29enne nel sequestro del suo connazionale, di cui non si hanno piu’ notizie proprio dalla mattina del 26 aprile e del quale si teme possa essere stato ucciso e poi occultato nell’area adiacente l’ex Istituto Cicognini della citta’ toscana. La sera del 10 giugno e’ stato rinvenuto il cadavere di un soggetto maschile in avanzato stato di decomposizione, ancora in via di identificazione mediante le comparazioni del Dna.

Proprio nei pressi di questa struttura, il 26 aprile, l’autovettura in uso all’arrestato risulta essere stata in sosta per oltre mezz’ora, e le utenze telefoniche della vittima risultavano avere agganciato le celle di quell’area. La Dda di Firenze indaga anche per il reato di omicidio. Secondo quanto appurato dalle indagini, la mattina del 26 aprile la vittima si incontra col 29enne. Poco dopo, il 33enne si sarebbe messo in contatto con parenti e conoscenti formulando richieste di denaro. Successivamente della persona scomparsa non si hanno più notizie e i vari tentativi di contattarla, da parte di amici e parenti, risultano vani. Dopo la sosta nei pressi dell’ex Istituto Cicognini, l’auto dell’arrestato si allontana da Prato, facendovi ritorno nella tarda sera del 26 aprile, quando la vettura viene lasciata in via Lodi, poi rinvenuta dai carabinieri il 3 giugno. Le chiavi del veicolo sono state trovate nella disponibilità dell’arrestato a seguito di una perquisizione disposta dal pm titolare dell’indagine. Nell’inchiesta sono indagati tre connazionali dell’arrestato, sul conto dei quali sono in atto approfondimenti investigativi.

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