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BCE: stime inflazione soggette a rischi al rialzo

EPA/FRANK RUMPENHORST

FRANCOFORTE – L’inflazione prevista dell’1,4% nel 2023 è ampiamente considerata soggetta a rischi al rialzo. È questa la frase più significativa che emerge dal resoconto della riunione di politica monetaria del Consiglio direttivo della Banca centrale europea svoltasi a Francoforte il 9-10 giugno 2021. I funzionari della BCE si sono comunque trovati “ampiamente d’accordo sull’importanza di guardare oltre il temporaneo aumento dell’inflazione nel 2021, interrogandosi su “fino a che punto il recente incremento dei costi in ingresso e i vincoli temporanei all’offerta, come nel caso dei semiconduttori, potranno trasferirsi ai prezzi al consumo.

Tra i motivi che hanno spinto i banchieri centrali a scrivere nero su bianco di potenziali rischi al rialzo ci sono gli interventi dei governi per uscire dalla pandemia e per contrastare i cambiamenti climatici. È stato sottolineato che le prospettive di inflazione sarebbero state ancora inferiori senza il sostanziale sostegno fiscale e monetario in atto, si legge nel verbale della riunione. E ancora che “in una situazione in cui i governi si sforzano di raggiungere gli obiettivi in materia di cambiamento climatico, è probabile che saranno necessarie nuove misure che potrebbero comportare ulteriori rischi al rialzo per l’andamento dei prezzi in un orizzonte di medio-lungo periodo.

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