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Giustizia: Consiglio dei ministri sospeso, governo a rischio, i grillini annunciano astensione

Il presidente del Consiglio Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia, durante la conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, Roma, 22 luglio 2021.
ANSA/Roberto Monaldo – POOL

ROMA – Stretta finale del premier Mario Draghi per chiudere entro oggi la riforma della giustizia. Il tema approda sul tavolo del Consiglio dei ministri, con gli esponenti M5s che, dopo una riunione fiume con il leader in pectore Conte, potrebbero scegliere l’astensione, perchè non convinti della bozza definitiva.

Il Movimento non transige sulla mafia, fanno sapere alcune fonti. «I processi che riguardano i reati del 416 bis.1 che agevolano l’attività delle associazioni di tipo mafioso o si avvalgono dell’appartenenza alla mafia oltre al concorso esterno non possono concludersi con un nulla di fatto».

Per questo iIl Consiglio dei ministri è stato sospeso mentre non si è ancora chiusa la trattativa sulla riforma Cartabia. Il ministro Dario Franceschini è uscito da Palazzo Chigi per dirigersi alla Camera.

Si cerca di mediare, ma l’opposizione del M5S e di Conte non sembra poter essere superata. Tempi più lunghi per l’improcedibilità dei reati di mafia, terrorismo, violenza sessuale, droga. E una norma transitoria fino a tutto il 2024 per l’entrata a regime della nuova prescrizione. E’ la mediazione sulla quale si esprimerà il Consiglio dei ministri, per poi portare il testo in Parlamento per l’approvazione. Tra le modifiche concordate ci sarebbero anche, spiegano diverse fonti di governo, i reati del 416 bis.1. In ogni caso, sottolineano fonti qualificate, sul testo approvato oggi dal Cdm non ci saranno ulteriori spazi di mediazione

«Il termine di improcedibilità in Appello può salire da 2 a 3 anni e in Cassazione da 1 anno a 18 mesi per i giudizi particolarmente complessi. Ma ulteriori proroghe della stessa durata possono essere disposte per i delitti di terrorismo o eversione, per associazioni di tipo mafioso (art.416 bis), per scambio elettorale politico-mafioso (art.416 ter), per violenza sessuale, per le associazioni per spaccio di stupefacenti. Lo prevede la bozza, visionata dall’ANSA, di modifica al testo sulla prescrizione. Per impugnazioni entro il 31/12/2024 l’improcedibilità scatta dopo 3 anni in appello e 18 mesi in Cassazione (norma transitoria)». Ma sulla giustizia il governo rischia, vedremo la conclusione del Consiglio dei Ministri.


Paolo Padoin

Già Prefetto di Firenze Mail

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