No green Pass: documento sottoscritto da 35.000 esponenti del mondo della cultura, del diritto, dell’università, della scienza
ROMA – Il documento ‘Green pass: le ragioni del No’ nato con l’intento di mostrare le violazioni che il dispositivo varato dal Governo Draghi compie rispetto alla Costituzione italiana e ai quadri normativi nazionali e internazionali prendendo una netta posizione a favore della sua abolizione, ha superato sulla piattaforma avaaz.org, in dieci giorni le 36.000 sottoscrizioni e si è dimostrato capace di richiamare su un terreno comune molte autorevolissime voci critiche, esponenti delle più diverse discipline umanistiche e scientifiche.
Promosso dall’avvocato Olga Milanese e dallo scrittore Carlo Cuppini, è stato sottoscritto tra gli altri da vari esponenti del mondo della cultura, del diritto, dell’università, della scienza, dal filosofo Giorgio Agamben al giurista Ugo Mattei, al massmediologo Carlo Freccero, al poeta e pensatore Marco Guzzi al magistrato Augusto Sinagra.
Il progetto dei promotori, oggi, è dare seguito a questo successo animando momenti di incontro tra alcuni dei più autorevoli firmatari, per sviluppare ulteriori elaborazioni e portare avanti un’azione di contrasto culturale, giuridico e politico al green pass, anche in vista del passaggio parlamentare che a settembre dovrà convertire il Dl in legge. Tra gli altri firmatari, Franco Berardi Bifo, Enrico Macioci, Linda Maggiori, Daniela Strumia, Vitaliano Trevisan; gli avvocati, magistrati, giuristi Fabrizia Bagnati, Francesco Carraro, Ugo Mattei, Paolo Sceusa; i musicisti e direttori Giacomo Fossa, Diana Nocchiero; le giornaliste Angela Camuso, Maddalena Loy, Marta Trucco.
Numerosi gli esponenti del mondo accademico. Tra questi Ugo Bardi (Università di Firenze), Stefano Boni (Università di Modena e Reggio Emilia), Giovanna Campani (Università di Firenze), Marco Cosentino (Università Insubria), Daniela Danna (Università del Salento), Umberto Desideri (Università di Pisa), Gandolfo Dominici (Università di Palermo), Carlo Lottieri (Università di Verona e Università di Lugano), Francesco Meneguzzo (CNR), Andrea Miconi (IULM), EmilioMordini, Sergio Porta (University of Strathclyde), Alessandro Ricci (Università di Bergamo), Raffaele Zanoli (Università Politecnica delle Marche).
Anche moltissimi medici e sanitari. Tra questi, Stefano Manera, chirurgo e rianimatore noto per il suo impegno nelle terapie intensive di Bergamo durante la prima ondata e per la sua attività a favore di un intervento medico corretto e tempestivo.
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