Figliuolo e vaccinazioni: raggiunto l’80% delle inoculazioni, a settembre si parte con la terza dose

ROMA – Dopo Speranza esulta anche il Generale Figliuolo in tema di vaccinazioni. E afferma: «oggi è un bel giorno perché abbiamo appena raggiunto e di poco superato l’80% delle prime inoculazioni: è un traguardo importante perché ci dice che a fine settembre raggiungeremo 80% di platea interamente vaccinata ovvero 43milioni e 200mila cittadini dai 12 anni in su che completeranno la scheda vaccinale». Lo ha detto il Commissario per l’emergenza Covid Figliuolo in visita all’hub vaccinale Amazon a Passo Corese in provincia di Rieti, nel Lazio.
Tuttavia aggiunge il Generale «C’è preoccupazione su quel milione e 800mila cittadini tra i 50-59 anni non ancora vaccinato e anche se abbiamo raggiunto l’82% delle prime inoculazioni questo potrebbe non bastare: il mio appello è a queste persone anche se c’è stata una ripresa della campagna vaccinale negli ultimi giorni con oltre 10mila prime inoculazioni al giorno per questa fascia età. Sui giovani – sottolinea il Generale – siamo avendo ottimi risultati: su 100mila prime inoculazioni di ieri il 30% ha riguardato la fascia 12-19 anni, a livello complessivo vanno bene le prime inoculazioni anche se per i 12-15enni siamo al 50% di prime dosi ma questa è l’ultima categoria per cui è stata attivata la campagna per cui è solo una questione di tempi».
E parla anche della scuola: «Noi vogliamo che la scuola parta in presenza. È importante per lo sviluppo sociale dei nostri giovani che se lo meritano, anche per un senso di equità rispetto alle tante famiglie che hanno difficoltà nel connettersi. Poi la scuola è maestra di vita».
«Sugli over 80 invece siamo ad oltre il 95%: su 4 milioni e 555mila ne mancano 250mila, pochi paesi al mondo hanno raggiunto questo risultato. Si partirà con la terza dose a settembre per gli immunocompromessi, una platea di tre milioni di persone, poi a seguire si andrà sugli anziani e sui sanitari e poi vedremo».
In merito alla possibilità di introdurre l’obbligo vaccinale «io dico che noi dobbiamo convincere. Le decisioni si prendono sulle evidenze – aggiunge – se riusciamo a scalfire lo zoccolo duro ne prendiamo atto, se non ci riusciamo e si arriva a una percentuale dove bisogna fare di più i decisori sapranno cosa fare».
E per quanto riguarda la possibilità che il Green pass venga eliminato dopo il raggiungimento di una quota soddisfacente di vaccinati il generale spiega: «Queste sono misure di salute pubblica. Se la scienza dice che la la salute pubblica è assicurata si faranno delle scelte. Quello che è stato fatto è per far stare meglio tutti e per fare in modo che la generosità di chi si è vaccinato non vada compromessa da altri che in maniera egoistica attendono gli effetti di non si sa che cosa. Rinnovo ancora una volta l’invito a tutti a vaccinarsi, perché il nostro Paese è vicinissimo all’immunità di gregge; il Lazio ha appena raggiunto l’80% delle persone immunizzate, al livello nazionale questa percentuale verrà raggiunta entro il mese di settembre. Per questo mi rivolgo a chi non ha ancora fatto il vaccino, nella speranza che chi ha ancora dei dubbi si convinca che il vaccino è necessario».
Il generale esegue fedelmente gli ordini ricevuti, ma è per questo che il governo ha affidato l’organizzazione a un militare, per riparare la gestione contestatissima del governo Conte2 e di Arcuri.
