DL Covid-19: obbligo di Green pass al personale della scuola e dell’università, multe fino a 1.000 euro ai trasgressori e ai lavoratori delle Rsa

ANSA/GIUSEPPE LAMI
ROMA – Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legge per fronteggiare l’emergenza da Covid-19 in ambito scolastico, della formazione superiore e socio sanitario – assistenziale. Il dl estende l’obbligo di Green pass al personale esterno della scuola e dell’università e ai lavoratori delle Rsa. Lo avrebbe detto il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso del Consiglio dei ministri, a quanto si apprende da fonti presenti alla riunione. Tra i ministri non si sarebbe aperto un dibattito sul tema.
Per il personale, anche esterno, delle Rsa il decreto approvato in Consiglio dei ministri prevede l’obbligo del vaccino, e non del Green Pass, come invece è previsto per i lavoratori in ambito scolastico coinvolti nel provvedimento varato questa mattina. Fino al 31 dicembre 2021, cessazione dello stato di emergenza, al fine di tutelare la salute pubblica, chiunque accede a tutte le strutture delle istituzioni scolastiche, educative e formative, deve possedere ed è tenuto ad esibire la certificazione verde Covid-19. Lo si legge nella bozza del decreto sul Green pass approvato oggi in Cdm.
L’obbligo di esibire il Pass vale per chiunque entri in una scuola ma non riguarda gli studenti e chi è esentato dal vaccino. L’estensione vale anche per le università. I controlli spettano ai dirigenti scolastici e nel caso di personale esterno alle scuole, anche ai rispettivi datori di lavoro. Il personale che lavora in ambito scolastico, universitario e delle Rsa che verrà trovato a seguito dei controlli senza il green pass sarà punito con una sanzione che va da 400 a mille euro. E’ quanto prevede la bozza del decreto approvato in Consiglio dei ministri. La sanzione sarà applicata sia ai lavoratori che non avranno la certificazione, sia ai dirigenti e ai datori di lavoro ai quali sono demandati i controlli.
«Abbiamo questi 200 miliardi dell’Ue da spendere, non possiamo permetterci per giochi politici di fermare il Paese, La a grande maggioranza del Paese vuole ripartire e non può farsi limitare da una minoranza che non vuole il rispetto delle regole. Chiedo al governo di tener conto del giudizio della maggioranza degli italiani, di andare avanti nell’estensione del green pass nel pubblico e nel privato, a partire dall’estensione a livello nazionale della norma che la Toscana ha lanciato sull’estensione obbligatoria al personale sanitario». dice il segretario del Pd Enrico Letta parlando di Green Pass a Radio Anch’io.
«Invito i vertici della Lega a chiarire la loro posizione, soprattutto sulla politica sanitaria e la campagna vaccinale. Non è questione di polemica, la Lega si è assunta una responsabilità appoggiando questo governo e deve responsabilmente e trasparentemente dire agli italiani quali sono le posizioni che stanno cambiando ogni giorno sul completamento della campagna vaccinale». Lo ha detto il presidente del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, parlando delle posizioni della Lega sul Green pass e sui vaccini a margine della sua visita al Salone del Mobile di Milano. «Io spero di no, che non ci saranno altri temi di divisione nella maggioranza – ha aggiunto -. Noi dobbiamo lavorare sperando che non ci siano tensioni, ma sperando che ci si possa tutti ritrovare attorno allo stesso tavolo a condividere degli obiettivi nell’interesse dei cittadini. Spero che non sorgano altre tensioni su altri temi. In questo momento il completamento della campagna vaccinale è il nostro obiettivo prioritario».
«Intanto decidiamo cosa vogliamo fare sul green pass, poi come gestirlo credo sia una questione che verrà dopo». Ad affermarlo il ministro del Lavoro Andrea Orlando, a margine di un evento Generali a Roma, a chi gli domandava di dare una risposta a imprese e sindacati che chiedono il costo dei tamponi a carico dello Stato.
