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Fiorentina vince in casa Genoa (1-2): gol di Saponara e Bonaventura. Ma il genio è Italiano. Ora l’Inter. Pagelle

 

Saponara: gran gol a Marassi (Foto Violachannel)

GENOVA – Da stropicciarsi gli occhi: Fiorentina ai vertici della classifica. Un’impresa: nove punti in quattro partite. E martedì big match contro l’Inter. Tanto di cappello per Vincenzo Italiano: la vittoria contro il Genoa, a Marassi, è firmata da lui. Attraverso i gol di Riccardo Saponara e Jack Bonaventura. Con il gol del Genoa, su rigore, trasformato da Criscito, a recupero quasi scaduto. Ininfluente. Ecco, Saponara è stato reiventato, voluto e difeso dall’allenatore. Il gol di Riccardo, al 16′ della ripresa, ha sbloccato una partita dominata nettamente dalla Fiorentina che, nonostante il possesso di palla costante, non era riuscita fino a quel momento a far breccia. Saponara c’è riuscito con una fucilata dal limite dell’area, finita sul secondo palo, alla sinistra di Sirigu. Ovvia la gioia del maturo centrocampista, che riceve anche un bacio sulla pelata (come una volta il portiere francese Bartez) da Dusan Vlahovic. Contentissimo anche se rimasto all’asciutto. Eppoi spazientito in panchina dopo la sostituzione. Il raddoppio di Bonaventura, migliore in campo, al 44′. Sì, Bonaventura-Saponara: ecco il tandem vincente di Italiano. Che privilegia la squadra e il risultato, senza guardare in faccia nessun. Nemmeno, come detto, Dusan Vlahovic, costretto a lasciare il posto a Kokorin (unica scelta discutibile dell’allenatore) per andare a in panchina piuttosto contrariato. Ma va bene così: bravo Italiano. Questa è la sua Fiorentina, una squadra che, ora, comincia a far paura a tutti. Una squadra che, onestamente, non so ancora dove potrà arrivare, ma che, lo dico senza remore, mi entusiasma. E si colloca là, dove del resto, per tradizione e valore, è quasi sempre stata. La Fiorentina ha guidato il gioco per quasi tutta la gara, con un possesso palla stratosferico. Il problema? Il gol non trovato nel primo tempo. Ma il gioco c’è, l’orchestra funziona. E penso che, in questo momento, tutta la serie A stia guardando la Fiorentina con preoccupazione. Sì, la Fiorentina è tornata. E credo proprio che ci possa far divertire di nuovo. Come una volta

Bonaventura: gol e gran gioco contro il Genoa
(Foto Violachannel)

SORPRESE – Ci ha abituati, Vincenzo Italiano, alle sorprese: stavolta sono grosse, perchè lascia fuori Milenkovic e Torreira, per Pulgar e Igor, oltre a far rientrare Martinez Quarta. In porta c’è Dragowski, mentre Terracciano, l’eroe di Bergamo, finisce di nuovo in panchina. Trecento i tifosi della Fiorentina a Marassi. Terreno inzuppato di pioggia a causa di una bomba d’acqua (posso usare il termine perchè lo inventai io, su La Nazione, nel 1996, poi diventato in uso in tutto il mondo e in tutte le lingue ndr) caduta su Genova poco prima della partita. Pronti via e al 1′ ci prova Bonaventura da posizione defilata. Angolo per i viola. Dalla bandierina nulla di fatto. Ma la Fiorentina resta davanti conquistando una punizione con Castrovilli. Viola sempre in attacco con una percentuale di possesso palla vicina al 100%. Ovvio che Ballardini manifesti segnali di nervosismo. Al 7′ Tourè è colpito da Igor e resta a terra. Palla messa fuori, cavallerescamente, dalla Fiorentina.

GIALLI PER IL GENOA – Al 10′, dopo iniziativa di Castrovilli, Biraghi arriva al tiro sulla sinistra del limite dell’area rossoblù ma la conclusione è larga alla sinistra di Sirigu. Quindi cartellino giallo per Tourè dopo un fallaccio su Pulgar. E si prosegue con una bella discesa di Odriozola, fermato in angolo, con scivolata, da Criscito. Più pericolosa ancora l’incursione di Gonzalez, ben servito, da Pulgar e messo giù al limite dell’area da Criscito. Batte Biraghi ma Biraghi devia con un tuffo a raso palo, sulla sua destra. E arriva il terzo giallo (19′) per i genoani: Vanheusden che entra durissimo su Nico Gonzalez dopo essersi allungato troppo la palla.

CASTROVILLI – Dopo un nuovo slalom di Nico Gonzalez, Castrovilli viene anticipato da Cambiaso e finisce contro il palo destra della porta genoana. Gioco fermo per i soccorsi. Castro esce in barella ed entra Duncan (25′). E lo choc per l’incidente al compagno di squadra provoca una sorta di corto circuito per la Fiorentina: salvata da Dragowski in uscita su Destro. Il portiere chiude lo specchio e respinge col braccio destro.

SIRIGU – Fiorentina sempre protagonista, giocando assai alta.  Duncan va via a sinistra e crossa: Sirigu blocca d’intuito. Tocca a Bonaventura (33′) liberare Nico Gonzalez in area, ma l’argentino si allunga la palla, permettendo a Criscito di spedire la palla in angolo. Al 36′ primo ammonito dei viola: Odriozola commette fallo su Fares e finisce sul taccuino dell’arbitro. Il problema? La Fiorentina spinge, ma non trova sbocchi in area. Il Genoa cerca di riorganizzarsi. Ma è sempre la viola a spingere: bravissimo Bonaventura (40′) che pensa all’assist per Vlahovic ma decide di provare il destro da fuori. La conclusione viene deviata, la palla s’impenna ma Sirigu intuisce il rischio e devia. Cinque minuti di recupero in chiusura di un primo tempo che ha visto la Fiorentina mantenere l’iniziativa con un ritmo alto e piacevole a vedersi, ma il Genoa ha avuto il merito di chiudere ogni varco. E di tenere a bada Vlahovic. Prima del fischio del riposo arriva la seconda ammonizione in casa viola: Biraghi, reo di aver atterrato Cambiaso. Colpo di testa di Destro, alto e senza problemi per Dragowski. Poi, dopo cinquanta minuti abbondanti, tutti finalmente negli spogliatoi.

SAPONARA – In avvio di ripresa, Italiano sorprende ancora e mostra la sua vera caratteristica: di non avere titolari fissi o punti di riferimento, come Prandelli e Iachini. Toglie Nico Gonzalez per inserire Saponara, suo centrocampista già allo Spezia, schierato sulla fascia sinistra, come nella formazione ligure. Al 3′ cross di Biraghi da sinistra, arriva Bonaventura che però è sbilanciato in avanti e non riesce a indirizzare la palla in porta. Un minuto dopo ci prova anche Martinez Quarta: svetta sul corner di Biraghi ma non riesce a metterla dentro. Si passa al 6′, quando Callejon taglia tutta l’area con rasoiata di destro, dalla parte opposta si fa trovare Biraghi che calcia fuori di sinistro. Ballardini s’intimorisce e fas due cambi: fuori Melegoni e Destro, in campo Hernani e l’esperto Pandev. Per cercare di mettere pressione ai viola e alleggerire la pressione. Proprio Hernani (55′) batte una punizione respinta dalla barriera. Ma al 16′ ecco la svolta: manco a dirlo dal piede di Saponara su assist di Bonaventura. Palla da destra a sinistra al limite area genoana, Biraschi e Tourè lascianoi spazio a Saponara che si sposta al centro e batte Sirigu con un missile alla sinistra. Bravo Riccardo! Un gol dedicato a Italiano, suo mentore. Evvai Fiorentina!

VAR – Ballardini, atterrito, le tenta tutte: fuori Fares e Tourè, in campo Behrami e Kallon. Genoa avanti a testa bassa: reclama il rigore per un contatto in area viola fra Pulgar e Behrami. Il genoano finisce a terra. Behrami e Criscito protestano. Behrami, molto agitato, viene ammonito. Marinelli si affida al Var che però, dopo alcuni lunghi istanti di valutazione, fa sapere che il rigore non c’è. Si riparte, con la Fiorentina ancora all’attacco: Duncan al 25′ spara una bomba violentissima, ma Sirigu respinge con una sola mano il violentissimo pallone. Due minuti dopo Bonaventura imbuca per Vlahovic in area, ma Dusan è defilato e non riesce a tirare, serve Duncan che cerca Saponara, stavolta bloccato.

KOKORIN – Al 33′ Italiano toglie Pulgar per Amrabat. E due minuti dopo fa uscire sia Odriozola per Benassi e Vlahovic per il redivivo Kokorin. Vlahovic va in panchina assai contrariato: non ha fatto mnolto, Maksimovic, va ricnosckiuto, lo ha controllato con una marcatura asfissiante ma efficace. Eh sdì, Italiano, sergente di ferro, non privilegia nessuno: se deve togliere il Garibaldi della situazione (ossia l’osannato Dusan) lo fa senza riverenze. Ma Kokorin rischia subito: entra a gamba tesa su Behrami (40′), l’arbitro estrae il giallo, ma il Genoa chiede il rosso diretto. Interviene il Var che conferma la decisione di Marinelli. Finale arroventato.

BONAVENTURA – Ma al 44′ la Fiorentina raddoppia. Sirigu prima respinge un tiro cross di Biraghi, ma non può nulla sul tiro rasoterra, molto preciso, di Bonaventura servito da Saponara a centro area. Sei minuti di recupero. Una battaglia. Con il Genoa all’attacco, spinto da un Ballardini che teme la furia del presidente Preziosi. Proprio in fondo, al 96′, arriva un rigore per i rossoblù: Igor tocca Badelj sul ginocchio con la punta del piede. Marinelli indica il dischetto e ottiene la conferma dal Var. Batte Criscito, Dragowski è spiazzato. Ed è il gol del Genoa. Ma non cambia n ulla: la partita è finita. E la Fiorentina porta a casa la terza vittoria consecutiva. La più più importante che lancia i viola ai vertici della classifica. Con pieno merito.

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Fiorentina, Genoa


Sandro Bennucci

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