Legge bilancio: sindacati contro governo, mobilitazione e assemblee. Escluso, per il momento, sciopero generale

ROMA – Mobilitazione con assemblee sui posti di lavoro, manifestazioni regionali, con tutte le modalità e gli
strumenti per garantire la più ampia partecipazione dei lavoratori e coinvolgimento dei territori. Dopo il varo della legge di bilancio per il 2022, per Cgil, Cisl e Uil la partita rimane tutta aperta e le tre confederazioni puntano ora a ottenere modifiche e miglioramenti sulle questioni cruciali al centro del confronto con il Governo e presentate
al Premier Mario Draghi nell’ultimo incontro di mercoledì scorso. Per questo, i tre leader Maurizio Landini, Luigi Sbarra e PierPaolo Bombardieri hanno deciso al termine di un lungo incontro in videocollegamento, questa mattina, di avviare un percorso di mobilitazione che partirà con l’avvio dell’iter parlamentare del ddl.
Mobilitazione, dunque, e non sciopero generale: ma questo, del resto, era già nelle premesse stando alle dichiarazioni dei segretari generali di ieri. Landini ha spiegato che questo non è il momento della protesta per la protesta per dire che esistiamo ma il punto è quello di portare a casa i risultati e produrre cambiamenti della
manovra con il coinvolgimento dei lavoratori. Per il numero uno della Cisl, il ricorso allo sciopero generale è un pochino prematuro e vanno evitate fughe in avanti che rischiano di alterare e di inquinare il clima unitario. Del resto, un prima fuga in avanti già c’è stata: quella della Fiom che ha deciso un pacchetto di scioperi di 8 ore , spiazzando Fim e Uilm che hanno preso subito le distanze dalle tute blu della Cgil.
Ora, l’offensiva dei sindacati si focalizza sui grandi temi al centro della propria piattaforma – investimenti, lavoro pubblico e privato, creazione di nuova occupazione, protezioni sociali, fisco, pensioni – per modificare le misure previste in legge di stabilità. E, spiegano Cgil, Cisl e Uil, le iniziative di mobilitazione si svolgeranno a partire dal deposito della legge di stabilità in Parlamento e avranno momenti di verifica entro il mese di novembre per rafforzare e ricalibrare se necessario le iniziative di mobilitazione, non escludendo iniziative nazionali.
Alle iniziative di mobilitazione parteciperanno le segreterie generali e confederali di Cgil Cisl e Uil. Le modalità
organizzative saranno determinate dalle strutture confederali regionali e dalle categorie e il percorso sarà sottoposto alla discussione degli organismi dirigenti dei sindacati nei prossimi giorni.
In casa Cgil, ad esempio, l’agenda della prossima settimana si presenta già fitta: per mercoledì 3 novembre è convocata la segreteria mentre per il giorno dopo è in programma l’assemblea generale della confederazione. Non solo. Ci sono già iniziative messe in campo dalle categorie, come quella degli edili che hanno indetto una manifestazione unitaria per il 13 novembre prossimo sul tema della sicurezza sul lavoro. Iniziative che ora assumeranno anche un’altra valenza intensificando il pressing nelle settimane in cui entra nel vivo l’esame della legge di bilancio da parte delle commissioni parlamentari.
