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Covid19: esperti premono per estensione immediata e massiccia terze dosi, escluso per ora obbligo vaccinale

ROMA – Terze dosi subito, per ora niente obbligo vaccinale. Sulla scia degli allarmismi suscitati dal governo saltano fuori molti nuovi esperti che ritengono opportuno associarsi a questa tendenza. L’ultimo in ordine di tempo è Amerigo Cicchetti, direttore di Altems, l’Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari dell’Università Cattolica di Roma. «Per la terza settimana consecutiva registriamo un incremento del 20% nel dato di mortalità per Covid. Per invertire il trend bisogna intervenire subito e la prima misura è incentivare fortemente le terze dosi, anche riaprendo gli hub delle metropoli da poco chiusi. I casi, spiega Cicchetti, stanno risalendo e quindi iniziamo a vedere anche un effetto sui tassi di mortalità e questo è molto preoccupante, per cui il messaggio è ‘interveniamo adesso’ perchè il trend potrebbe crescere ancora. Se non si fanno interventi e la variante del virus è la stessa è chiaro che il trend che abbiamo visto in queste ultime tre settimane potrebbe continuare. I trend non si cambiano se non si fanno interventi, quindi quel tasso del 20% in più della mortalità ogni settimana potrebbe essere lo scenario più probabile in assenza di interventi. Gli interventi possono essere molteplici, più o meno aggressivi, ma la decisione è più politica che tecnica. L’intervento più aggressivo è il lockdown e il rientro nelle fasce di colore, gli interventi meno aggressivi partono invece dall’ipotizzare ad esempio uno sdoppiamento delle limitazioni a seconda della vaccinazione fatta. L’idea del green pass 2g alla tedesca, per guariti e vaccinati, potrebbe essere una via di mezzo. L’altra via che potrebbe farsi strada, è quella della vaccinazione obbligatoria. Tuttavia, la via attualmente più semplice da attuare è accelerare molto sulle terze dosi, pertanto bisogna riattivare gli hub vaccinali disattivati, chiaramente con uno sforzo organizzativo e logistico».

Si adegua dunque agli inviti a estendere le vaccinazioni ripetuti dal governo e dai suoi esperti. In sintesi, afferma, «la prima opzione è quindi utilizzare di nuovo le fasce di colore per il rischio nei diversi territori, la seconda è l’obbligo di vaccino, la terza è non rendere obbligatorio il vaccino ma accelerare le terze dose facendo investimenti sugli hub vaccinali. L’obbligo vaccinale tout court lo terrei come ultima opzione perchè rischia di esacerbare molto le posizioni, mentre è preferibile creare degli incentivi con green pass differenziati per creare una spinta forte alla vaccinazione. L’obbligo può invece essere ampliato solo per alcune categorie».

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