Cadaveri fatti a pezzi in valigia: chiesto il processo per Elona Kalesha

FIRENZE – La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio di Elona Kalesha, l’ex fidanzata del figlio della coppia uccisa e fatta a pezzi, i cui cadaveri furono ritrrovati in due valigie fra il carcere di Siollicciano e la superstraga Firenze-Pisa-Livorno. E’ stata infatti chiusa l’inchiesta sulla morte di Shpetim e Teuta Pasho, i coniugi albanesi scomparsi alla fine di ottobre del 2015. L’udienza preliminare è stata fissata per il 3 dicembre 2021.
La 36enne Elona Kalesha, ex fidanzata di Taulant Pasho, appunto il figlio delle due vittime, è l’unica imputata. Per la donna le accuse sono duplice omicidio volontario e occultamento e vilipendio dei cadaveri. Nelle scorse settimane erano state archiviate le accuse nei confronti di Taulant Pasho e di Denis Kalesha, fratello di Elona.
La scomparsa dei coniugi Pasho, arrivati in Italia per salutare il figlio Taulant, che sarebbe uscito dal carcere di FIRENZE la mattina del 2 novembre del 2015, venne denunciata dalla figlia della coppia, Vitore, ai carabinieri di Castelfiorentino, dove risiede e dove i suoi genitori sono stati sepolti. Per gli inquirenti, il duplice omicidio avvenne la sera prima, nell’appartamento a Firenze, in via Fontana, che Elona aveva affittato proprio per i genitori del fidanzato. Secondo l’accusa, la 37enne avrebbe ucciso i due coniugi Pasho per evitare che rivelassero al figlio che la fidanzata aveva abortito un figlio concepito quando Taulant era già detenuto.
