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Caso Magherini: la Cedu (Corte europea dei diritti umani) di Strasburgo chiede spiegazioni al governo italiano

Riccardo Magherini

ROMA – Si torna a parlare del caso Magherini,  il trentanovenne fiorentino, fermato da una pattuglia di carabinieri nella notte tra il 2 e il 3 marzo 2014 a Borgo San Frediano e in seguito  deceduto. Dopo le decisioni della magistratura che ha assolto i carabinieri, la famiglia ha presentato ricorso alla Corte Europea dei diritti dell’uomo a Strasburgo. Che adesso chiede spiegazioni al governo italiano. Rivolgendo alcune domande,

Tra le domande poste al nostro governo, ecco le più rilevanti: l’uso della forza da parte dei carabinieri è stato “assolutamente necessario e strettamente proporzionato” al raggiungimento dello scopo perseguito (il contenimento della persona fermata)? Le autorità pubbliche hanno garantito che fosse tutelata dagli operatori la particolare condizione di vulnerabilità del soggetto in questione? Le stesse autorità possono dimostrare di aver fornito agli agenti che operano in circostanze simili una formazione adeguata, capace di evitare abusi e trattamenti inumani e degradanti?

Ricordiamo che  la quarta sezione penale della Cassazione nel 2018 aveva assolto i tre carabinieri accusati di omicidio colposo disponendo l’annullamento senza rinvio della sentenza d’appello. In primo e secondo grado i tre carabinieri erano stati condannati. L’avvocato Fabio Anselmo che assiste, insieme all’avvocata Antonella Mascia, i familiari di Magherini afferma: «L’Italia dovrà rendere conto della morte di un giovane uomo che chiedeva aiuto e della cattiva giustizia riservatagli».


Ezzelino da Montepulico


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