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Multa di 100 euro ai no vax, molti la ritengono blanda, ma Palazzo Chigi replica

Un orteo No vax no green pass da piazza Duomo ANSA/MATTEO CORNER

La multa di cento euro una tantum all’over 50 non vaccinato, che tante polemiche sta causando, è solo una delle sanzioni previste dal nuovo decreto anti Covid del governo, che dovrebbero servire, nelle intenzioni di Draghi e Speranza, a convincere i soggetti più a rischio di ricovero a proteggersi. Del resto lo stesso obiettivo lo aveva annunciato in Francia il  presidente Macron: rendere impossibile la vita ai no vax.

Ricordiamo che, in Italia, senza vaccinazione gli over 50 non potranno andare a lavorare dal 15 febbraio. E i no vax di ogni età non potranno a fare shopping o sedersi al ristorante. E per entrare in banca o alle Poste ogni volta dovranno sottoporsi a un tampone. In tanti hanno fatto notare: la multa da cento euro è inutile, il no vax paga e si sente inattaccabile. Per questo Palazzo Ghigi ha replicato con alcune precisazioni. Il provvedimento serve per spingere gli over 50 a immunizzarsi, in modo da ridimensionare la pressione sugli ospedali, è stato redatto in modo molto articolato, in modo che le multe possano arrivare, in linea teorica, complessivamente fino a 3.000 euro.

Fonti della Presidenza del Consiglio hanno fatto sapere: la sanzione una tantum da 100 euro non è l’unica prevista per gli over 50 non vaccinati, per i lavoratori ultracinquantenni che non abbiano il Super Green pass c è la sospensione dal lavoro senza stipendio e una multa da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo (sanzione raddoppiata se la violazione è reiterata); restano le sanzioni da 400 a 1.000 euro, a prescindere dall’età, in caso di violazione dell’obbligo di Green pass o Super Green pass per l’accesso a servizi, attività, mezzi di trasporto. In sintesi: la multa da cento euro, inviata dall’agenzia delle entrate, dal primo febbraio arriverà a tutti gli over 50 no vax, in automatico.

Ma questo non significa che le sanzioni si fermino lì. Restano le perplessità di chi ribadisce il proprio parere negativo. Dice l’assessore alla Salute del Lazio, Alessio D’Amato: «La multa da cento euro una tantum per applicare l’obbligo vaccinale agli over 50 è inefficace». Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, concorda: «Una multa da cento euro rappresenta una sanzione inadeguata, non funge da deterrente. Per farlo dovrebbe essere significativa». Il virologo Roberto Burioni: «Una grottesca buffonata».

Dal 1 febbraio l’esperienza ci dirà se queste sanzioni funzionano. Intanto già la formulazione dell’ultimo decreto legge ha spaventato molti ultracinquantenni, che si sono precipitati in un primo momento a farsi vaccinare, anche se poi una buona maggioranza resta contraria all’obbligo imposto dal governo. Infatti sono ancora due milioni gli over 50 senza alcuna dose, nonostante per loro l’obbligo vaccinale sia in vigore ormai da una settimana. Negli ultimi sette giorni sono 126mila gli ultracinquantenni che per la prima volta hanno assunto il vaccino, un numero triplicato
rispetto al periodo di riferimento precedente.

Ma rimarranno ancora molti i contrari, tanto più che gli esperti, a livello nazionale e mondiale, stanno confermando che il pericolo della variante Omicron è attenuato rispetto alla Delta, di cui qualcuno paragona, forse esagerando, gli effetti a quelli derivanti da un raffreddore e minimizza i rischi mortali.

Il che potrebbe indurre ancor più  i no vax superstiti a resistere, ma non crediamo indurrà il governo a desistere dal perseguire chi non si vaccina, anche se molti esperti, pur favorevoli alle vaccinazioni, cominciano a nutrire forti dubbi su una somministrazione ripetuta ogni 4 mesi, come sostanzialmente preannunciato dalle autorità.

100, euro, multa

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