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Covid-19: Amnesty International critica l’Italia su gestione emergenza e super green pass

ANSA/FABIO CIMAGLIA

ROMA – Critiche di Amnesty International alla proclamazione continua di stato d’emergenza da parte del governo italiano e alle regole del super green pass che escludono da alcuni diritti chi non si vaccina. Andiamo con ordine seguendo il comunicato dell’Associazione che tutela i diritti umani.

Amnesty International Italia «sollecita il governo a riconsiderare attentamente se prorogare la misura oltre il 31 marzo 2022, in quanto tutte le misure di carattere emergenziale devono rispondere ai principi di necessità, temporaneità e proporzionalità. Inoltre, Amnesty International Italia sollecita le autorità italiane – in primis il governo, l’Aifa, l’Istituto superiore di sanità e la Protezione civile – a promuovere forme di comunicazione chiare e inclusive per garantire alla popolazione l’adozione di comportamenti responsabili per la tutela dell’incolumità collettiva e seguire le linee guida di salute pubblica».

Amnesty International «non sostiene i mandati di vaccinazione obbligatoria generalizzati ed esorta gli stati a considerare qualsiasi requisito di vaccinazione obbligatoria solo come ultima risorsa e se questi sono strettamente in linea con gli standard internazionali sui diritti umani. Sebbene sostenga che gli stati debbano concentrarsi sull’aumento dell’adesione volontaria al vaccino, Amnesty International riconosce che ci sono alcune eccezioni limitate che possono permettere agli stati di imporre l’obbligo di vaccinazione, purché questi requisiti soddisfino i principi di legalità, legittimità, necessità, proporzionalità e non discriminazione».

Il Green Pass rafforzato «deve trattarsi di un dispositivo limitato nel tempo e il governo deve continuare a garantire che l’intera popolazione possa godere dei suoi diritti fondamentali, come il diritto all’istruzione, al lavoro e alle cure, con particolare attenzione ai pazienti non-Covid che hanno bisogno di interventi urgenti e non devono essere penalizzati. In ogni caso, Amnesty International Italia chiede che siano previste misure alternative – come l’uso di dispositivi di protezione e di test Covid-19 – per permettere anche alla popolazione non vaccinata di continuare a svolgere il proprio lavoro e di utilizzare i mezzi di trasporto, senza discriminazioni».


Paolo Padoin

Già Prefetto di FirenzeMail

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