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Firenze, Maggio Musicale: all’auditorium debutta «Lo sposo di tre, e marito di nessuna» di Luigi Cherubini

Lo sposo di tre, e marito di nessuna – Prove © Michele Monasta-Maggio Musicale Fiorentino

Firenze – Sabato 22 gennaio 2022 alle 20 al nuovo auditorium del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino debutta l’opera Lo sposo di tre, e marito di nessuna di Luigi Cherubini, mai rappresentata a Firenze, benché fiorentino sia il compositore; sul podio dell’Orchestra del Maggio arriva per la prima volta Diego Fasolis. Nel cast Sara Blanch (Donna Lisetta), il tenore Ruzil Gatin (Don Martino), Fabio Capitanucci (Don Pistacchio), sentito di recente a Firenze nella donizettiana Linda di Chamounix, Arianna Vendittelli (Donna Rosa), già Minerva nel Ritorno di Ulisse in patria all’ultimo Maggio Musicale, Alessio Arduini (Don Simone), Benedetta Torre (Bettina), sentita a Firenze come Despina nel Così fan tutte all’inizio della Stagione in corso, e Giulio Mastrototaro (qui Folletto, mentre nella versione dell’opera data al festival di Martina Franca qualche anno fa era stato Don Pistacchio).

La regia è di Cesare Lievi, scene e costumi sono firmati da Luigi Perego e le luci sono curate da Luigi Saccomandi. Unica opera buffa di Cherubini, che la compose per Venezia dove debuttò con successo al Teatro San Samuele nel novembre del 1783, avrebbe dovuto inaugurare il Festival del Maggio nel 2020, cancellato per le restrizioni covid; era stata dunque pensata per la sala grande, ma la scena, costituita da quinte rotanti, si è adattata perfettamente allo spazio più ridotto dell’auditorium, intonandosi accidentalmente anche per i colori (dominano l’azzurro e il verde-azzurro).

Cherubini, al tempo venticinquenne (ma 25 di allora sono 45 di ora) si cimentò con un genere per lui inconsueto, realizzando un divertissement in linea con la tradizione di scuola napoletana; l’azione è la consueta girandola di inganni, equivoci, burle e mascheramenti a uso e consumo di personaggi che sembrano usciti da un canovaccio della commedia dell’arte: le baronesse Donna Lisetta e Donna Rosa, il capitano Don Martino, Don Pistacchio barone di Lago Secco, Don Simone suo zio, i popolani Bettina e Folletto. Tutto ruota attorno al matrimonio non riuscito di Don Pistacchio, promesso sposo di Donna Rosa che, tratto in inganno da Don Martino fratello di Lisetta, corteggia sia Donna Lisetta sia la popolana Bettina, salvo poi tornare pentito sui propri passi. Ma ‘chi troppo vuole nulla stringe’, recita un antico proverbio e Don Pistacchio, che di donne ne corteggia addirittura tre, alla fine non riuscirà a impalmarne nemmeno una.

Lo sposo di tre, e marito di nessuna non sembra essere poi uscito da Venezia: di tre ore di musica, solo la Sinfonia iniziale verrà riciclata da Cherubini stesso nel suo primo opéra-comique parigino (L’hôtellerie portugaise, 1798). Un secondo allestimento dell’opera fu a Dresda nel 1926, ma in traduzione tedesca e sotto il titolo di Don Pistacchio, der dreifach Verlobte, con drammaturgia completamente riscritta. Altrettanto lontana dallo spirito originale fu la rielaborazione presentata a Weimar nel 2000, con i recitativi secchi trasformati in dialoghi parlati. Date queste premesse, l’allestimento del 2005 al XXXI Festival di Martina Franca poté a buon diritto fregiarsi della qualifica di “prima rappresentazione in tempi moderni”, realizzata grazie all’edizione critica della partitura prodotta da Helen Geyer (all’interno della Luigi Cherubini Kritische Werkausgabe), ora riproposta anche a Firenze, ma per la prima volta in versione integrale, con microtagli solo nei recitativi e in una ripetizione nel finale (una ventina di secondi).

Parlando della produzione e del suo debutto a Firenze, il maestro Diego Fasolis ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto con l’orchestra nel corso della produzione: «Tra le difficoltà che quest’opera pone c’è sicuramente un approccio di un’orchestra che non è un’orchestra sinfonica ma da camera: la disponibilità dei professori dell’Orchestra del Maggio è straordinaria: sia nel lavorare sui dettagli e sulle articolazioni sia sulla sincronizzazione con attori e cantanti. Questo con una varietà di ‘colori’ limitata: abbiamo solo due oboi, due flauti, gli archi e due corni; abbiamo aggiunto il fagotto per dare il colore del basso e avremo il fortepiano che accompagnerà costantemente le varie arie e una realizzazione del basso continuo e dei recitativi secchi con violoncello e fortepiano, appunto. L’Orchestra del Maggio, oltre a una grande abilità ha dimostrato una grande flessibilità». Il coro non è previsto.

Auditorium «Zubin Mehta» del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino (Piazza Vittorio Gui, Firenzwe)

Sabato 22 gennaio 2022 alle 20; repliche giovedì 24 gennaio, venerdì 4 e martedì 8 febbraio alle 20 e domenica 6 febbraio alle 15.30

Lo sposo di tre, e marito di nessuna, dramma giocoso per musica in due atti, libretto di Filippo Livigni, musica di Luigi Cherubini

Edizione critica della Internationalen Cherubini-Gesellschaft e.v. Berlin, a cura di Helen Geyer e Elisabeth Bock. Edizione N. Simrock (Anton J. Benjamin GmbH, Berlin)

Nuovo Allestimento del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino

Prima rappresentazione a Firenze

Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino Maestro concertatore e direttore Diego Fasolis

Donna Lisetta, Baronessa, sorella di Don Martino Sara Blanch

Donna Rosa, Baronessa, promessa sposa di Don Pistacchio Arianna Vendittelli

Bettina, cantatrice da piazza Benedetta Torre

Don Martino, Capitano Ruzil Gatin

Don Pistacchio, Barone di Lago Secco Fabio Capitanucci

Folletto, giocatore di bussolotti, seguace di Bettina Giulio Mastrototaro

Don Simone, zio di Don Pistacchio Alessio Arduini

Figuranti speciali: Elena Barsotti, Maria Lucia Bianchi, Ermelinda Pansini, Enrica Pecchioli, Andrea Bassi, Cristiano Colangelo, Giacomo Dominici, Stefano Francasi, Francesco Grossi, Filippo Lai, Alessio Nieddu, Francesco Pacelli, Andrea Saccoman, Silvio Zanoncelli

Regia Cesare Lievi Scene e costumi Luigi Perego Luci Luca Saccomandi Aiuto regista Mirko Rizzi Assistente scenografo Luca Filaci

Settore D: 40€, Settore C: 70€, Settore B: 130 €, Settore A: 180€; biglietti in vendita senza sovrapprezzo sul sito del Maggio

 

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