Fiorentina in semifinale anche in 10: Atalanta battuta (2-3) da un gol di Milenkovic al 93′. Gasperini infuriato. Pagelle

BERGAMO – Miracolo a Bergamo. Al 93′, rimasta in dieci per l’espulsione di Martinez Quarta (doppia ammonizione ingiusta) e ormai con lo spettro di lunghi e infidi supplementari, la Fiorentina trova il gol della vittoria e della qualificazione. Un gol che nasce dal piede greve di Milenkovic, entrato da poco per rinforzare la difesa e che, invece, si cuce addosso la veste dell’uomo gol. Risolutivo. Fortuna? Anche bella determinazione per una Fiorentina che aveva già vinto a Napoli, sempre in dieci, e che ha tirato fuori una gran prova di carattere contro un’Atalanta indemoniata ma un po’ gigiona, come il suo allenatore, Gian Piero Gasperini. Alla fine arrabbiatissimo. Chissà con chi. Grande Torreira, partita esemplare la sua, che riscatta quella con la Lazio. L’arbitro Fabbri? Ha concesso i due rigori alla Fiorentina, ma ha tirato fuori troppi cartellini gialli, compreso quello su Quarta che poteva condizionarem la partita. Invece l’ha condizionata al contrario: con l’ingresso di Milenkovic e il suo gol miracolo. L’Atalanta è andata sotto al 9′ sul primo rigore rigore trasformato benissimo da Piatek e concesso per un pestone di De Roon su Gonzalez. Pareggiano i bergamaschi al 29′ con un gran gol di Zappacosta. E sembrava finita, per la Fiorentina, all’11’ del secondo tempo dopo un altro bel gol, niente da dire, di Boga. Ma i viola, anche senza Vlahovic, hanno sette vite. Il pareggio arriva per un altro rigore: ginocchiata di Koopmeiners a Maleh. Piatek si fa parare il tiro dal dischetto da Musso, ma è svelto a recuoperare il pallone e a metterlo dentro. Due a due. Quindi l’espulsione di Martinez Quarta, del tutto ingiusta. Il secondo giallo non ci stava. Atalanta convinta di poter vincere. Palloni insidiosi davanti a Terracciano. Poi la sventagliata in avanti. La punizione di Torreira e la felicissima conclusione di Milenkovic, che non sarebbe entrato (al posto di Maleh) se Quarta non fosse stato espulso. Bella prova. Brava Fiorentina. La semifinale è una grande soddisfazione. Ora bisognerebbe crederci davvero…
TIFOSI VIOLA – Oltre duecento i tifosi viola al seguito della Fiorentin a Bergamo. Italiano modifica molto la formazione: Igor e Martinez Quarta vcompongono la coppia centrale difensiva, mentre a metà campo, ai fianchi di Torreira, ci sono Maleh e Castrovilli. Davanti, come previsto, Piatek. Ai suoi lati Nico Gonzalez e Saponara. Infortunato Zapata, Atalanta praticamente senza punte. Muriel è in panchina. Pronti via e subito due brutti falli: gomitata di Hateboer a Biraghi sul primo pallone della partita, poi pericolosissimo intervento di Zappacosta sulla caviglia di Gonzalez. L’arbitro Fabbri non estrae nessun cartellino. Fiorentina propositiva al 5′: pallone da sinistra ma Piatek non arriva.

PIATEK I – Al 6′ Gonzalez s’infila in area bergamasca e subisce un pestone da De Roon. Fabbri, in serata poco brillante, non vede, ma il Var lo richiama. Qualche minuto di suspence. Poi De Roon è ammonito. Rigore per la Fiorentina. Va sul pallone Piatek. Il piattone del Pistolero spiazza Muso. Viola in vantaggio. Direi anche assai meritato. Non basta. Un minuto dopo, Fiorentina di nuovo pericolosa con Maleh che va al tiro da dentro l’area, ma il pallone è deviato in angolo.
MALINOVSKY – Al 21′ brivido sulla schiena dei 200 tifosi viola: Boga parte da metà campo, nessuno riesce ad ostacolarlo. Boga arriva in area, dove viene costretto a rallentare dalla pressione dei difensori viola. Boga si allunga il pallone e Terracciano lo blocca. Altro brivido al 25′: Malinovsky, dal limite sinistro dell’area, lascia partire un diagonale che sfiora il secondo palo a sinistra di Terraccianio. Replica la Fiorentina con un’incursione di Odriozola e Musso respinge.
ZAPPACOSTA – Il pari dell’Atalanta arriva al 29′: spunto di Boga, azione continuata da Freuler che fa tunnel a Castrovilli, palla indietro per Zappacosta che la mette con precisione chirurgica all’angolo alto alla sinistra di Terracciano. Male avergli consentito dsi tirare, ma la prodezza balistica c’è. Gran gol, insomma. Quindi prima sostituzione da parte di Gasperini: fuori Palomino per un problema muscolare. Entra Koopmeiners, però viene arretrato De Roon in difesa.
BOGA I – Retroguardia viola un po’ in confuasione al 39′ ammonito Igor per intervento in ritardo su Koopmeiners. Al 45′ gran rischio viola: cross di Zappacosta in area, tocco morbido, con l’esterno, di Boga e pallone sul palo. Imperversa Zappacosta: Martinez Quarta interviene duramente su di lui e rimedia, a sua volta, il giallol. Ammoniti entrambi i centrali della Fiorentina. Tre minuti di recupero. Poi si chiude un primo tempo piuttosto equilibrato.
BOGA II – In avvio di ripresa, Demiral sbaglia un retropassaggio e regala un angolo alla Fiorentina. Castrovilli batte corto e la difesa nerazzurra allontana. Al 7′ Saponara insidioso a sinistra dell’area nerazzurra, Hateboer gli va addosso e lo colpisce con un calcio alla caviglia. Ci stava il giallo. Che Fanbnbri non estrae. Buona Fiorentina, comunque, nei primi dieci minuti di questo secondo tempo. Ma è solo un’impressione: all’11’ Boga, che sembrava stanchino e defilato, estrae un gran dribbling al limite dell’area si libera di due avversari e fulmina Terracciano con un diagonale rasopalo. Imprendibile.

PIATEK II -Italiano toglie Castrovilli e Nico Gonzalez, piuttosto irritato. Entrano Bonaventura e Sottil. Ha fatto bene Italiano a sostituire Nico? Era motivato, l’avrei lasciato in campo. Al 20′, dopo scasmbio Biraghi-Odriozola, Sottil arriva al tiro ma la conclusione è fuori di alcuni centimetri. Al 24′ Maleh si fa vedere in area e Koopmeiners gli rovina addosso, colpendolo con una ginocchiata. E’ rigore. Nemmeno Fabbri, stavolta, ha dubbi. Piatek va sul dischetto con sicurezza e cerca l’angolo alla sinistra di Musso che vola e respinge, Piatek resta freddo, s’impossessa della respinta e la mette dentro. Gioia viola dopo il brividone. Bravo Piatek. Due a due.
MARTINEZ QUARTA – Arrivano tre cambi a raffica. Italiano fa uscire un Saponara affaticato per mandare nella mischia Ikonè. Gasperini tura fuori il suo asso nella manica: Muriel. Esce Malinovsky. Quindi va in panchina Pasalic ed entra Pessina. E proprio Pessina (32′) salta meglio di Igor di testa e la manda alta non di molto. Quindi un altro brivido: Zappacosta colpisce la gtraversa copn un’altra rasoiata. Ma non è ancora tutto, purtroppo: Muriel va via a sinistra, Martinez Quarta lo affronta in scivolata. A prima vista sembrava un fallo netto, ma rivisto al rallenty viene fuori il dubbio: Quarta ha anticipato nettamente Muriel. Fabbri va a diritto: estrae il giallo, poi il rosso, visto che l’argentino era già ammonito. Italiano mette una pezza in difesa, inserendo Milenkovic al posto di Maleh.
MILENKOVIC – Sbaglia di nuovo, Fabbri, al 41′, quando Milenkovic colpisce di testa e Djimsiti respinge col braccio. Ci stava la punizione dal limite. Invece niente. La Fiorentina fa barriera a tre quarti. Il gigante, in questo frangente, è il nano Torreira. Grandissimo anche in difesa. Atalanta vicina al gol: cross di Hateboer, colpo di testa di Djimsiti fuori di poco. Si va ain supplementari? No, c’è il colpo di scena: su punizione di Torreira c’è una respinta, Milenkovic è lì, controlla e colpisce di destro al volo e batte Musso che resta immobile. Grande Fiorentina! Ma interviene il Var. Fuorigioco? Mano di Bonaventura? Lo stadio freme. L’Atalanta circonda Fabbri. Che, dopo momenti da batticuore forte, chiude la partita. Fiorentina in semifinale. Che bella soddisfazione!
[table id=980 /]
