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Pechino e la magìa della Città proibita sotto la neve. Cancellata la seconda prova di discesa

Pechino: la Città proibita sotto la neve (Foto ANSA)

Ci avevano sperato, a Pechino, in una grande nevicata proprio durante le loro Olimpiadi invernali del 2022. Dalla metropoli fino alle montagne che la circondano, da Zhangjakou a Yanqing, è tutto bianco. Tanto da far vivere l’atmosfera tipica dei Giochi del freddo, finora poco percepita in una città che continua la sua frenetica attività quasi estranea, complice anche il pubblico presente solo a inviti. Due rette distinte – il closed loop non permette contatti di alcun genere tra il mondo fuori e quello all’interno della ‘bolla‘ olimpica – che si sono incrociate per qualche ora. Perché la neve non fa distinzioni e ha condizionato la giornata di tutti.

SPAZZANEVE – Dagli atleti impegnati in gara alle persone in giro per la città, la nevicata insolita non ha trovato impreparati gli organizzatori. A Pechino non si sono verificati problemi, con gli addetti alla manutenzione delle strade che hanno sgombrato fin dal mattino le principali arterie della città. Spazzaneve in azione rapidissima. Le avverse condizioni meteo non hanno modificato le rigide regole a cui si è abituato chi vive dentro la bolla: gli autobus hanno scaricato i passeggeri nelle piazzole di sempre e fatto salire le persone in attesa in un altro punto. la stessa solita routine con un’unica eccezione: coloro che di solito accolgono e indicano agli addetti ai lavori i percorsi da seguire per raggiungere le varie venues in questa strana domenica si sono ritrovati con sacchi di sale in una mano e scoponi di dubbia utilità nell’altra a spazzar via dai marciapiedi il corposo strato bianco accumulato fiocco dopo fiocco.

SOFIA GOGGIA – Peggio è andata agli atleti, in particolare coloro che si sono ritrovati nelle località di montagna di Yanqing, su cui alla vigilia dei Giochi si è fatta ironia proprio per la mancanza di neve, se non quella artificiale, e Zhangjakou. la seconda prova di discesa libera è stata cancellata, la seconda manche del gigante maschile (vinto poi da Marco Odermatt) è stata rinviata di un’ora abbondante per problemi di visibilità. “la media dei centimetri di neve caduti qui ogni anno è di 5, solo oggi sono 12, quando ci sono le Olimpiadi”, racconta ironicamente Sofia Goggia in una story su Instagram.

SOLE – Problemi anche a Zhangjakou, dove sono state rinviate le qualificazioni di aerials femminile di freestyle e di slopestyle, sempre tra le donne, di freeski. Proprio in montagna si è registrato qualche problema in più a livello di logistica, con ritardi e bus in difficoltà, mentre nella capitale i principali affanni li hanno dovuti affrontare coloro che, imperterriti, si sono comunque messi in strada su mezzi a due ruote, con motociclette e motorini. Non pochi, in una città in cui l’auto non è un mezzo per tutti. Ma proprio mentre scrivo, è già un altro giorno: sta tornando il sole e la temperatura tende ad alzarsi. La magìa bianca, che ha costretto tutti a fermarsi, si sta dissolvendo. E le gare ricominciano.


Paulo Soares

redazione@firenzepost.it

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