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Firenze: al Teatro Verdi l’ORT diretta da Ryan McAdams, con Pietro De Maria al pianoforte

Ryan McAdams (©Marco Borrelli)

La nuova produzione dell’Orchestra della Toscana (ORT) porta sul palco del Teatro Verdi di Firenze, martedì 15 marzo, la bacchetta di Ryan McAdams e il virtuosismo del pianista Pietro De Maria; musiche dell’americana Jessie Montgomery (classe 1981), di Saint-Saëns e di Mendelssohn. Repliche a Poggibonsi il 16, a Empoli il 18 e a Livorno il 19.

Quaranta anni appena compiuti, una collezione di prestigiosi traguardi sia in Europa che in America, Ryan McAdams è uno dei direttori più versatili e interessanti della sua generazione. Particolarmente incline alla musica d’oggi, ha come incarico principale la guida del Crash Ensemble, il più importante gruppo musicale irlandese di musica contemporanea e ha diretto pagine di jazzisti come John Zorn e Wynton Marsalis, e di Jonny Greenwood dei Radiohead. Proprio sulla musica d’oggi, sostiene McAdams: “è un dovere morale trasmettere alla comunità un sapere legato al presente.” Così, dopo i concerti al New Music Dublin 2020 torna all’ORT dopo quattro anni, e si confronta in questa nuova produzione con il brano contemporaneo Strum della connazionale e coetanea (40 anni e tre mesi) Jessie Montgomery. Lei, compositrice acclamata, violinista ed educatrice, premiata con il Leonard Bernstein Award, è nata e cresciuta nel Lower East Side di Manhattan negli anni ’80 in una famiglia di artisti (suo padre musicista, sua madre artista teatrale e narratrice), e vive fin da piccola il fermento musicale dell’epoca in un quartiere in cui gli artisti gravitavano nel focolaio della sperimentazione e dello sviluppo della comunità. Ciò si rispecchia nel suo modo di scrivere, che intreccia la musica classica con elementi di musica vernacolare, improvvisazione, poesia e coscienza sociale, rendendola un’acuta interprete del suono e dell’esperienza americana del XXI secolo. Le sue opere sono state descritte come “turbolenti, selvaggiamente colorate ed esplosive di vita” (The Washington Post). Ha ideato Strum nel 2006 per suonarlo lei stessa con i gruppi da camera di cui fa parte, uno dei quali gli Sphinx Virtuosi: originariamente composto per il Providence String Quartet, è concepito per la formazione di un quintetto di violoncelli. La Montgomery interviene sul brano più volte, prima con un arrangiamento nel 2008 per quartetto d’archi e poi nel 2012 con una versione per orchestra d’archi, che ascolteremo con l’ORT.

A seguire, il virtuosismo di Pietro De Maria, pianista riconosciuto a livello internazionale per la sua tecnica preziosa, imparata nella scuola di Maria Tipo, e nominato artista in residence dell’ORT. E con l’ORT ci porta con il Concerto n.2 nelle sonorità di Camille Saint-Saëns, pianista enfant terrible al Conservatorio di Parigi, subito lanciato in una carriera concertistica che lo portò in tutto il mondo (Egitto, dove morirà nel 1921, India, Estremo Oriente, le due Americhe). Il catalogo di Saint-Saëns come compositore abbraccia linguaggi diversi dal neo-barocco all’esotismo, ma la modernità del suo lavoro squisito viene qui esaltata dall’accostamento con il brano contemporaneo di apertura, perché, come dice lo stesso De Maria, anch’egli – come McAdams – promotore della musica del presente: “la musica del nostro tempo aiuta a sentire la modernità delle opere composte nei secoli precedenti”.

In chiusura, il programma scivola così verso il Romanticismo con la ‘novità’ che fu di Mendelssohn nella sua Sinfonia Scozzese: raggiungere unitarietà, legando i quattro movimenti classici, imponendo al direttore, una volta alzata la bacchetta, di non abbassarla fino all’ultima nota. La sinfonia è un’evocazione in note di una terra che il compositore tedesco frequentò spesso e amò molto. Nella Scozia scorgeva la quintessenza del paesaggio romantico: il clima instabile, brumoso, le tempeste, il mare in burrasca, il fascino arcano delle voci delle cornamuse. La scintilla che fece nascere la partitura fu la visita compiuta nel 1829 alle rovine della cappella in cui era stata incoronata Maria Stuarda, la cui tragica vicenda biografica – rievocata al pubblico ottocentesco dal dramma di Schiller – aveva già acceso la fantasia di Mendelssohn.

Firenze, Teatro Verdi (via Ghibellina 99): martedì 15 marzo 2022 ore 21
Poggibonsi, Teatro Politeama: mercoledì 16 marzo 2022 ore 21
Empoli, Palazzo delle Esposizioni: venerdì 18 marzo 2022 ore 21
Livorno, Teatro Goldoni: sabato 19 marzo 2022 ore 21

RYAN McADAMS direttore, PIETRO DE MARIA pianoforte Orchestra della Toscana

Jessie Montgomery, Strum (2012)

Camille Saint-Saëns, Concerto n.2 per pianoforte e orchestra op.22

Felix Mendelssohn-Bartholdy, Sinfonia n.3 op.56 Scozzese

Firenze Intero €17,00 – Ridotto €15,00(+ prevendita)in vendita alla Biglietteria del Teatro Verdi, nei punti vendita del circuito Box Office e Ticketone, e online su www.teatroverdifirenze.it – Info: tel.055-212320 – teatro@orchestradellatoscana.it
Poggibonsi Intero €13,00 – Ridotto €10,00 / tel. 0575 983067 biglietteria@poilteama.info

Empoli Intero €17,00 – Ridotto €15,00in vendita presso la Libreria Rinascita, Bonistalli Musica e online su www.eventbrite.it – Info: tel.0571-711122 – www.centrobusoni.org

Livorno Biglietto €10,00 – under 25 €15,00 acquistabili online su www.ticketone.it e alla Biglietteria del Teatro Goldoni tel. 0586 204290 – biglietteria@goldoniteatro.itwww.goldoniteatro.it

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