Ucraina: i soldati russi si ritirano da Chernobyl. Colpiti dalle radiazioni della centrale nucleare

CHERNOBYL – Avrebbero scavato trincee senza indossare tute protettive, nella zona vicina alla centrale nucleare di Chernobyl, i soldati russi. Non pochi sarebbero stati colpiti dalle radiazioni, lamentando malesseri. Sette autobus carichi di soldati sono stati portati, oggi 31 marzo 2022, in Bielorussia, a Gomel, presso il Centro di medicina nucleare.
Lo riporta la Ukrinskaya Pravda, citando informazioni circolate sui social, che segnalano come “in questo centro i soldati russi vengono portati regolarmente”. La notizia sembra confermare tuttavia l’allarme per i rischi corsi dai militari di Mosca che hanno preso nelle scorse settimane il controllo dell’ex centrale nucleare di Chernobyl, ma muovendosi senza le necessarie protezioni. Dopo le ripetute esposizioni – in alcune aree particolarmente contaminate – a questo punto inizierebbero a manifestarsi segni di radiazioni, con alcuni soldati in condizioni particolarmente gravi.
La notizia della possibile contaminazione radioattiva dei soldati russi presenti nell’area della centrale di Chernobyl “è una non notizia. Questi soldati, scavando le trincee, avanzando su Chernobyl, avrebbero alzato e smosso la terra aumentando il livello di radioattività: è ovvio. Se ho un suolo che ha accumulato dei componenti radioattivi, è normale che rimestando, questi finiscano in atmosfera e vengano rilevati”. Questo il commento di Antonio Ereditato, fisico delle particelle elementari e divulgatore scientifico, docente alla Yale University. “Che la centrale sia invece il posto più sicuro dove stare – aggiunge – lo dimostra il fatto che non si registrerebbero casi di contaminazione radioattiva tra gli operai”.
