Ucraina: tensione con Berlino, Zelensky non gradisce visita di Steinmaier

BERLINO – Il presidente tedesco Walter Steinmaier, in visita in Polonia, ha affermato di aver proposto una visita a Kiev, che “non la ha voluta”. La tensione fra Kiev e Berlino, è esplosa con un rifiuto eclatante:
Volodymyr Zelensky ha fatto sapere al presidente Frank-Walter Steinmeier di non gradirlo nella capitale. A rivelarlo è stato lo stesso Capo dello Stato tedesco, mentre si trovava in missione a Varsavia: “ero pronto ad andare, ma ho preso atto che la mia visita non fosse gradita”. Una posizione durissima quella di Kiev, dal momento che il Presidente rappresenta la Repubblica federale tedesca, il Paese. E la trovata non è piaciuta a tanti in Germania: Spiegel commenta con una colonna intitolata “un affronto superfluo”. Sueddeutsche Zeitung parla di “decisione poco intelligente”.
Gia’ nel weekend era pero’ arrivato un primo segnale: l’ambasciatore Andrij Melnyk aveva fatto sapere che sarebbe stata preferibile una visita del cancelliere Olaf Scholz, dal momento che la missione dell’inquilino di Bellevue, il Quirinale tedesco, sarebbe stata solo “simbolica”. A Kiev ci si aspetta invece che il Bundeskanzler arrivi “con le mani piene”: e cioè con la promessa di consegnare armi pesanti e l’approvazione all’embargo del gas russo. Stando alla Bild, Steinmeier non sarebbe gradito, invece, per la sua vicinanza alla Russia degli ultimi decenni. Da ex collaboratore di Schroeder, e poi ministro degli Esteri, Steinmeier è fra gli architetti della politica russa degli ultimi 20 anni in Germania. Ed è fra quanti hanno
sempre spinto per costruire ponti fra l’Europa e Mosca. Melnyk, ambasciatore assai poco diplomatico, ha recentemente sferrato un attacco senza giri di parole contro il presidente, dopo aver disertato il concerto a Bellevue organizzato proprio per l’Ucraina. Steinmeier non è rimasto insensibile: attraverso le pagine di diversi giornali ha fatto autocritica, ammettendo gli errori su Nord Stream 2, e il “fallimento” della politica che intendeva costruire “una grande Casa europea con la Russia”. Ha perfino sostenuto, allo Spiegel, che Putin e Lavrov dovrebbero essere processati davanti alla Corte internazionale dell’Aja, per crimini di guerra.
